17 Febbraio 2011, 18:44
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I fattori di rischio ambientale incidono fino a oltre il 40% nelle patologie respiratorie: un ragazzo palermitano su quattro soffre di rinite allergica e congiuntivite e oltre un terzo di allergie. A sostenerlo l’indagine epidemiologica condotta dall’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo (Ibim-Cnr). Lo studio, finanziato dall’ Arpa Sicilia e pubblicato sulla rivista scientifica Pediatric Allergy and Immunology, dice che fino al 41% delle patologie respiratorie sono attribuibili ai fattori ambientali.
Dall’indagine, che ha coinvolto 2.150 studenti di 16 scuole medie secondarie di primo grado del capoluogo siciliano, emerge che il 56% dichiara di essere esposti al fumo domestico, il 21,1% si lamenta del traffico di camion e tir vicino la propria abitazione e il 15% denuncia la presenza di muffe o umidità nella propria camera da letto.
Per Giovanni Viegi, direttore dell’Ibim-Cnr “dalla valutazione delle risposte è risultata una prevalenza di asma del 4,2%, di rinocongiuntivite del 17,9%. La prevalenza di sensibilizzazione allergica, ossia la risposta positiva ad almeno uno degli 8 allergeni utilizzati per il test allergico, é stata del 39,2%”.
Dai dati è possibile calcolare il Par (population attributable risk, rischio attribuibile di popolazione), la proporzione di una malattia dovuta all’esposizione a fattori di rischio e che potrebbe essere dunque eliminata se tale esposizione fosse evitata. A Palermo il Par è pari al 40,8% per l’asma; 33,6% per la rinocongiuntivite e 14,1% per la ridotta funzione respiratoria.
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17 Febbraio 2011, 18:44