Cronaca

Così lo stupro è diventato una sfida e una esibizione social

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25 Agosto 2023, 06:40

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L’orrore di una violenza sessuale tracima, sempre di più, nell’esibizione social. Scrive il gip Antonina Pardo, a proposito dell’arresto dell’elemento più giovane del ‘branco’, oggi diciottenne, accusato dello stupro di una ragazza di diciannove anni: “Sussiste alto il rischio della commissione di altri reati della stessa specie di quello per cui si procede”.

“Non solo non c’è alcun autentico percorso di revisione critica, ma ha anche dimostrato di essere assolutamente incapace di una sia pur minima autoregolazione emotiva, ricercando sui social la notorietà per quanto orribilmente accaduto e compiacendosi dal successo ottenuto con le ragazze che lo contattano”. Siamo davanti all’ennesima puntata di un cortocircuito, di una scheggia impazzita. E’ la descrizione di un incubo a occhi aperti, però siamo tutti svegli.

Un capovolgimento documentato dal racconto del nostro Riccardo Lo Verso: “Ha iniziato a utilizzare due profili social. Ha postato dei video con alcune immagini e un sottofondo musicale. Alcune frasi hanno il tono della sfida e del compiacimento per ciò che aveva fatto: ‘Chi si mette contro di me si mette contro la morte’‘Le cose belle si fanno con gli amici’”.

Altri passaggi: “Sto ricevendo tanti messaggi da ragazze, ragazze ma come faccio a uscire con tutte siete troppe… . Ah volevo ringraziare a chi di continuo dice il mio nome mi state facendo solo pubblicità. Arriviamo a mille followers così potrò fare la live e spiegarvi la situazione com’è andata realmente… mi piace trasgredire”.

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Un alieno che conta i followers, mentre su di lui gravano accuse pesantissime. Così appare, questo ragazzo, nella mancanza di percezione della realtà, nell’esaltazione di una perversa dimensione virtuale che non somiglia al mondo vero, ma che diventa l’unico riferimento, l’orizzonte di un disastro.

La violenza non è negata. Anzi, viene rivendicata come una prodezza. C’è l’invio di un messaggio a un amico: “Compà l’ammazzammu… ti giuro a me matri l’ammazzammu… ti giuro a me sviniu… sviniu chiossà di na vota… miin… sette… u vo capiri manco a canuscevo io compà… ficimu un macello n’addivirtemu”. Una sorta di confessione, senza ombre di pentimento.

Poi, il commento, ancora, con il suo contatto: “Lei è svenuta più di una volta”. E quando l’interlocutore si indigna, la risposta è: “Troppo forte”. La ragazza gridava: “Basta”, urlava. Qualcuno girava un video. Qualcuno rideva. Come se fosse, puntata dopo puntata, tutto un altro mondo.

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25 Agosto 2023, 06:40

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