30 Agosto 2023, 14:51
1 min di lettura
PALERMO – Christian Maronia resta in carcere. Respinto il ricorso di uno dei sette arrestati per lo stupro di Palermo. Il collegio presieduto da Raffaele Malizia ha deciso poche ore dopo la discussione in aula. La difesa in subordine aveva chiesto una misura cautelare meno afflittiva.
Stamani c’è stato un fuoriprogramma. Maronia ha cambiato legale. L’avvocato Alessandro Musso ha rinunciato al mandato dopo avere saputo che i familiari dell’indagato avevano scelto di cambiare difensore. Ed il terzo cambio dall’inizio della vicenda giudiziaria.
La linea di difesa puntava sulla carenza dei gravi indizi di colpevolezza. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, nei giorni scorsi, Maronia in lacrime aveva chiesto scusa alla ragazza. Disse di avere compreso di essersi “consumato (rovinato, ndr)”. Aggiunse di essersi trovato in una situazione più grande di lui, sostenendo però che la ragazza fossa consapevole di cosa stesse facendo e consenziente. C’è anche il suo volto nella sequenza di scatti fotografici che immortalano la notte dell’orrore.
Nelle scorse settimane sono state respinte le istanze di scarcerazione di altre tre indagati: Angelo Flores, Gabriele Di Trapani e Christian Barone, i primi ad essere arrestati a luglio. Fissati il 5 e l’8 settembre i ricorsi di Samuele La Grassa ed Elio Arnao. Non ha ancora presentato istanza il più giovane degli indagati, Riccardo Parrinello, tornato in carcere per un aggravamento della misura cautelare dopo che era stato trasferito in comunità.
Pubblicato il
30 Agosto 2023, 14:51