Sui soldi per il Parlamento |è scontro Ciancio-Ardizzone - Live Sicilia

Sui soldi per il Parlamento |è scontro Ciancio-Ardizzone

Giannina Ciancio

Botta e risposta dai toni molto accesi, in aula, sull'emendamento del governo che stanzia due milioni per l'Assemblea regionale. Ma è solo un equivoco, e il presidente dell'Ars incalza i grillini: "Più rispetto per l'Ars".

ars, la polemica
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PALERMO – Il Movimento 5 Stelle ci ha provato. Troppe le spese di Palazzo, e con una proposta di modifica al Bilancio regionale ha provato a far sopprimere un emendamento del governo che predisponeva in un apposito capitolo 2 milioni di euro per l’Assemblea regionale.

“Una vergogna – ha detto Gianina Ciancio dei Cinquestelle, insorgendo contro il governo e contro il presidente del parlamento regionale Giovanni Ardizzone – si parla tanto di tagli e di sacrifici, e invece, proprio per evitare i tagli veri, si aumenta il fondo che inizialmente il governo aveva previsto per l’Assemblea”.

Ma i grillini avevano capito male. “Fate solo demagogia – ha replicato, infatti, il presidente Ardizzone – , spettacoli per l’opinione pubblica: nel Bilancio dell’Ars la spesa scende di quasi 4 milioni rispetto allo scorso anno”. E in effetti, ha chiarito poi l’assessore all’Economia Luca Bianchi, quell’emendamento che ‘aggiunge’ due milioni ai fondi per Palazzo dei Normanni, è soltanto “un adeguamento al Bilancio interno dell’Assemblea, approvato dal consiglio di presidenza qualche giorno dopo che i documenti contabili della Regione erano stati esitati in commissione”.

Le critiche dei Cinquestelle, comunque, restano. Le spese del Palazzo potevano – secondo loro – essere ancora ridotte, e per questo la proposta di sospendere il trasferimento dei 2 milioni ‘incriminati’, è rimasta. Una proposta che, però, non è stata approvata dai deputati di Sala d’Ercole. I voti contrari sono stati 47, solo 20 quelli a favore dello stop all’ulteriore contributo: oltre ai grillini, a sorpresa è arrivato il voto di Vincenzo Fontana, Vincenzo Vinciullo e Giorgio Assenza del Pdl, Giovanni Greco e Giovanni Lo Sciuto dell’Mpa-Pds, Nello Musumeci de La Destra e del democratico Gianfranco Vullo.

Ma l’inizio della discussione generale sul bilancio interno dell’assemblea ha riacceso la polemica, e i toni della grillina Gianina Ciancio non si sono abbassati: “Presidente – ha detto rivolta ad Ardizzone -, quando si rivolge a me moderi i toni, io non faccio show e nemmeno passerelle. Alle cose che diciamo quando parliamo di tagli, ci crediamo davvero noi Cinquestelle: è questa la differenza tra noi e voi deputati. Più tagliamo, meglio è. Avreste dovuto fare uno sforzo in più”.

Parole che hanno creato un vero e proprio scontro con il presidente dell’Assemblea, che ha chiesto “più rispetto per il parlamento regionale”. “Avete commesso un errore di lettura – ha replicato Ardizzone – sui numeri avete sbagliato. Il bilancio dell’Ars, poi, lo fa l’Ars, e non il governo. Avete voluto mandare un messaggio negativo all’esterno perché siete degli autolesionisti. Non c’è nessun aumento – ha continuato il presidente Ars – anzi: abbiamo ridotto di 3 milioni. Non consento di buttare fango su questo Parlamento, siamo in media con i costi degli altri consigli regionali”. E, a conclusione, Ardizzone ha aggiunto: “Se volevate i tagli, avreste potuto votare il decreto Monti”.


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