09 Agosto 2018, 13:07
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Manca poco più di un mese alla riapertura delle scuole, ma il clima in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico è già rovente. Un vero e proprio muro contro muro si è consumato nelle ultime ore fra il ministro della Salute Giulia Grillo e l’Associazione Nazionale Presidi, guidata da Antonello Giannelli. Il terreno di scontro resta quello dell’obbligatorietà dei vaccini, un tema che che – fra mille polemiche – è stato centrale nel dibattito politico cegli ultimi mesi, fin dall’insediamento del governo giallo-verde.
E se un mese fa, all’inizio di luglio, la titolare della Salute aveva annunciato modifiche al decreto Lorenzin, che prevede la vaccinazione obbligatoria per l’accesso a scuola (“Sarà necessaria un’autocertificazione”), la controffensiva oggi è arrivata dai dirigenti scolastici.
“Allo stato delle cose – chiariscono dall’ANP – se non verrà presentato all’inizio dell’anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne”. I rappresentanti dei presidi italiani hanno infatto incontrato il capo di gabinetto del ministero alla Salute, ribadendo la propria contrarietà alla circolare scritta proprio dalla Grillo: “Per noi resta in vigore la legge Lorenzin, sarà quest’ultima ad essere applicata”.
I dirigenti hanno inoltre attaccato l’iniziativa ministeriale che mira a istituire classi separate, fra alunni immunodepressi e non vaccinati: “Sarà una cosa completamente impossibile. Come potremo fare in modo che mantengano le distanze anche nei corridoi, in palestra o in gita?”.
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09 Agosto 2018, 13:07