25 Luglio 2013, 19:58
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PALERMO – “Mentre a Roma si lavora al decreto del ‘Fare’, in Sicilia si avanti con quelli del ‘dire’”. La Funzione pubblica della Cisl Sicilia “bacchetta” il governo regionale sulla vicenda degli sprechi nella gestione del servizio del 118: “Il presidente Crocetta – dichiara il segretario generale Cisl Fp Sicilia Gigi Caracausi – va avanti con le esibizioni mediatiche. Ma troppe volte le sue ‘denunce’ offendono la verità”. Caracausi fa riferimento, appunto, alla gestione della Seus, la società che dal 2010, dopo la trasformazione della Sise, gestisce per conto della Regione il servizio di emergenza “118”. “Crocetta parla di 600 esuberi e preannuncia il coinvolgimento delle Asp – dice Caracausi – forse, però, gli sarebbe bastato far riferimento a dati più aggiornati per evitare l’ennesima inesattezza. L’azienda Seus, già in questo mese ha comunicato che 400 persone erano state impiegate nelle Asp. Altre 100 sono state utilizzate in un momento successivo. Insomma, quella dei 600 esuberi è una notizia vecchia, risalente al dicembre dello scorso anno. Un accordo tra Seus e sindacati – prosegue poi il sindacalista – prevede già da mesi il recupero del credito orario, vantato dai lavoratori, entro il 2014, ma queso accordo non è stato accettato in consiglio.”.
Ma non finisce qui. Riguardo alle modalità con cui si è formato questo numero di lavoratori, Caracausi racconta: “Nel 2009 si erano accumulati circa 50 milioni di euro di straordinario che l’assessorato alla Salute avrebbe dovuto sborsare. Un accordo sindacale piuttosto sofferto per i lavoratori – ricorda il sindacalista – sistemò la questione in maniera transattiva, attraverso una rinuncia al pagamento in luogo dell’assunzione a tempo pieno. L’allora dirigente Borsellino – aggiunge Caracausi – non sapeva come pagare la Sise e questo accordo la sollevò dal problema”.
Sui 3100 autisti-soccorrittori, Caracausi spiega: “Il nostro sindacato ha spesso dovuto denunciare l’incursione della politica di ogni colore. Già a luglio del 2010, ad esempio, spiegammo che non sarebbe stato possibile mettere in ambulanza più di 2.500 lavoratori”. D’altra parte, secondo la Cisl, il governo ha ragione “quando denuncia l’affidamento ad alcune Onlus di servizi che potrebbero senza dubbio espletare i lavoratori del 118. Ma con i commissariamenti fatti dal presidente-showman – insiste Caracausi – non si sta facendo nulla per cambiare le cose”.
“Rispetto a qualche anno fa, – commenta Caracausi – la situazione è certamente migliorata. Siamo sempre convinti, però, che ci sia ancora molto su cui operare sotto il segno del risparmio e della trasparenza. Non crediamo però – prosegue – che l’esibizionismo mediatico sia il modo migliore per affrontare i problemi. Coraggio, informazione e volontà strategica. Questa è la formula giusta: il coraggio non manca al nostro presidente ma degli altri due requisiti – conclude Caracausi – non vediamo traccia”.
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25 Luglio 2013, 19:58