Si farà l’esercizio provvisorio | Precari, si attende l’ok da Roma

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22 Dicembre 2016, 13:12

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PALERMO – Aggiornamento 18.01 Il governo Crocetta, alla fine di un lungo ed estenuante balletto, sembra aver deciso: sarà esercizio provvisorio. La decisione è giunta mentre a Palazzo dei Normanni la Commissione bilancio aveva “sfidato” l’esecutivo, approntando un disegno di legge analogo: “Se la giunta non decide, approviamo questo”.

Ma alla fine, come detto, il governo ha deciso. Niente bilancio, per il momento. Ma una legge che autorizza l’esercizio provvisorio, che dovrebbe camminare insieme a una norma che salvaguardi le proroghe dei precari. E in questo senso, Crocetta ha atteso garanzie da Roma, dove nel frattempo si sarebbero incontrati Davide Faraone e il sottosegretario Maria Elena Boschi. Il governo nazionale dovrebbe aprire a una deroga per la proroga dei precari siciliani, in attesa che si possa approvare un bilancio pluriennale che garantisca anche la copertura finanziaria per le eventuali stabilizzazioni.

Il giallo dell’esercizio provvisorio

L’esercizio provvisorio è diventato un vero e proprio giallo. Ieri, quando tutto sembrava ormai deciso, con la “marcia indietro” del governo Crocetta, sono tornati i dubbi. Sia nella maggioranza che nella giunta regionale. Tecnici compresi. Sarebbero stati i dirigenti generali dell’Economia, Salvatore Sammartano e Giovanni Bologna, a illustrare ai deputati regionali le difficoltà legate alla scelta di insistere per un bilancio “in dodicesimi”. Difficoltà che si sarebbero riversate soprattutto sui precari degli enti locali. La proroga dei contratti – hanno spiegato i tecnici del Bilancio – è possibile solo in funzione di una stabilizzazione entro il 2018. Ma come sarebbe possibile prevedere una norma di quel tipo, senza un bilancio pluriennale? Il rischio, insomma, è che il Consiglio dei Ministri possa bocciare questa norma di proroga.

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Anche per sciogliere questi dubbi, Crocetta ha convocato una giunta di governo per le 13 di oggi. In teoria, per approvare il ddl di esercizio provvisorio. Ma come detto, le resistenze sono davvero tante. Anche, pare, tra gli assessori. E il motivo sarebbe squisitamente politico-elettorale. Con l’avvicinarsi probabile delle elezioni politiche, infatti, un bilancio “pluriennale” assicurerebbe una agibilità maggiore ai componenti della giunta, anche sotto il profilo della caccia al consenso. Altra cosa, ovviamente, amministrare sotto elezioni restando entro gli stretti paletti dell’esercizio provvisorio.

Ma non solo. I problemi connessi all’esercizio provvisorio sarebbero anche altri. Legati, in particolare, all’impossibilità di lavorare alla Finanziaria e quindi anche all’approvazione del cosiddetto “Allegato 1”: l’elenco cioè dei contributi a enti e organismi legati alla Regione. Tra questi, ad esempio, quelli per l’Irsap e l’Esa, l’Istituto zootecnico e le riserve naturali, gli enti per il diritto allo studio e l’Istituto Vite e vino.

Così, oggi si farà l’ultimo tentativo per puntare all’approvazione di una manovra finanziaria “classica”. Un tentativo quasi disperato, visto che i tempi adesso sono strettisismi. E sullo sfondo, ecco anche una guerra tutta politica e interna alla maggioranza. La chiusura in tempo utile di un bilancio in equilibrio, infatti, potrebbe essere vista come un successo personale del governatore, al quale guardano con sospetto anche esponenti dello stesso partito, il Pd. Soprattutto quelli delle aree più distanti da Crocetta e che hanno polemizzato col governatore fino a pochi giorni fa. I renziani, insomma, semmai puntano a “incassare” politicamente la risoluzione della vicenda, chiamando in causa direttamente il sottosegretario alla presidenza Maria Elena Boschi: in quella sede si potrebbe pensare a una deroga solo per i precari siciliani. Ma il tempo è quasi scaduto.

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22 Dicembre 2016, 13:12

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