03 Luglio 2019, 14:29
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Sui social network da ieri sera è il bersaglio di una raffica di post critici, diversi anche offensivi, dei sostenitori della linea durissima contro l’immigrazione. Alessandra Vella, la gip di Agrigento “rea” per i sostenitori di Matteo Salvini (che ha sua volta sta usando parole di una durezza quasi senza precedenti) di non aver convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch Carola Rackete, è bersagliata da ore. Irriportabili i commenti che scadono nell’insulto, gli utenti dei social manifestano il loro disappunto per la decisione della giudice siciliana che non ha ravveduto indizi di reato nei fatti contestati alla “capitana” tedesca, non accogliendo le ragioni addotte dalla procura guidata da Luigi Patronaggio. Qualcuno riesuma una vicenda sollevata da Giuseppe Arnone, l’avvocato che ad Agrigento ha portato avanti una dura campagna contro diversi magistrati, vicenda che ha portato a un procedimento penale aperto a Caltanissetta. Altri semplicemente riversano sui social le loro critiche, qualcuno chiede l’intervento del ministro della Giustizia, altri il licenziamento, altri ancora addirittura fanno auspici di morte o si producono in commenti smaccatamente sessisti. Ma non mancano sui social anche i commenti positivi e le parole apprezzamento di chi ringrazia il giudice per avere ristabilito “lo stato di diritto”. Molti di questi commenti positivi arrivano da utenti stranieri.
Vella intanto si è cancellata dai social network. Il Csm dovrebbe aprire una pratica a tutela del gip: a chiederlo sono tutti i consiglieri togati del Consiglio superiore della magistratura.
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03 Luglio 2019, 14:29