Superbonus, a marzo mille cantieri aperti in più in Sicilia - Live Sicilia

Superbonus, a marzo mille cantieri aperti in più in Sicilia

Esperti a confronto a Palermo per la tavola rotonda organizzata dall'Ordine dei commercialisti
EDILIZIA
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PALERMO – In crescita il Superbonus 110. Dopo la frenata dei mesi scorsi dovuta all’incertezza sulle norme riguardo la cessione dei crediti, a marzo tornano a salire i numeri. In Sicilia, infatti, sono stati 9.569 i cantieri attivi grazie ai crediti fiscali secondo l’ultimo report dell’Enea pubblicato nei giorni scorsi.

Un numero che ha movimento 1,6 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto al mese di febbraio quando le asseverazioni si fermavano a 8.313, mentre erano 7.214 a gennaio). I lavori già realizzati ammontano ad 1,1 miliardi di euro. I dati sono emersi questa mattina nel corso della tavola rotonda ospitata al convegno “I bonus edilizi, commercialisti utili al sistema paese”, organizzato a Villa Igiea dall’Odec di Palermo e Termini Imerese.

La Sicilia per numero di cantieri si trova al sesto posto nazionale (ed è la prima regione del Mezzogiorno). Nella classifica al primo posto c’è la Lombardia (21 mila cantieri), Veneto (17 mila), Emilia Romagna (11 mila), Toscana (10 mila), Piemonte (9.908) e quindi la Sicilia che con 9.569 cantieri è la prima regione del Mezzogiorno. Quindi la Puglia (8.284) e la Campania (8.094). Gli investimenti medi, in Sicilia, ammontano a 544 mila euro nei condomini e a 111 mila nelle villette e a 101 mila negli appartamenti.

“Il meccanismo del bonus deve potere permettere al sistema bancario di cedere i crediti non solo verso il mondo creditizio ma anche, seppure con una sola cessione, verso il mondo degli imprenditori che sono i veri soggetti che devono poi compensare i crediti – dice Nicolò La Barbera, alla guida dell’ordine dei Commercialisti di Palermo -“.

Se da un lato i numeri del Superbonus cominciano a salire, dall’altro diventa necessario fare ancora un piccolo passo specie per quel che riguarda le asseverazioni – evidenziano i commercialisti ovvero le certificazioni che i professionisti rilasciano perché il bonus venga riconosciuto. “Il momento di confronto di organizzato dai commercialisti ha la funzione di evidenziare la funzione pubblica delle asseverazioni e dei visti di conformità – spiega La Barbera – i commercialisti sono utili al sistema paese sia in fase di consulenza, a monte, nel momento dell’analisi dei documenti e della complessa normativa da applicare, sia nel momento della consulenza a valle con il visto di conformità”.

Per questo la Fondazione nazionale dei commercialisti ha preparato delle check list che sono state illustrate oggi e che sono ai disposizioni dei professionisti che “rappresentano uno strumento di tutela della fede pubblica posti a servizio del sistema paese”, continua La Barbera. “Il continuo mutare delle norme e l’incertezza della loro applicazione non favorisce il rapporto tra gli attori sociali ed economici dei ‘bonus edilizi’. L’estensione delle asseverazione e dei visti, dal superbonus a tutti i bonus edilizi, è la strada maestra che, insieme alla tracciabilità del credito permette di considerare ormai alle spalle il problema delle frodi che sono state perpetrate nei mesi scorsi”, prosegue.


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