13 Giugno 2013, 20:17
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PALERMO – Lo svincolo Irosa vede finalmente la luce. I lavori, durati anni e oggetto di polemiche per i ritardi sui pagamenti, verranno chiusi domani dal presidente della Provincia Giovanni Avanti e dai sindaci dei comuni madoniti che, grazie al nuovo svincolo, saranno più facilmente collegati all’autostrada A19: Blufi, Bompietro, Gangi, Alimena, Castellana, Polizzi, Petralia Sottana e Soprana.
Costata oltre 24 milioni di euro, l’opera è il frutto della sinergia di più istituzioni: la Provincia ha redatto il progetto, ha curato l’espletamento delle opere e la costruzione dell’arteria viaria; la Regione si è occupata di reperire la maggior parte del finanziamento, quasi 22 milioni di euro, integrato dal contributo economico di Provincia e Anas; il Comune di Petralia Soprana ha progettato e avviato i lavori del collegamento tra lo svincolo e il viadotto con l’utilizzo dei fondi residui di un vecchio appalto. Opere poi completate dalla Provincia.
“ La Provincia ha fatto tutta la sua parte – sottolinea il Presidente Giovanni Avanti – e possiamo essere orgogliosi di consegnare alle comunità madonite una struttura strategica e di fondamentale importanza per lo sviluppo economico dell’intero comprensorio. Un’opera che è stata realizzata nell’ottica di una crescita equilibrata di tutti i centri della provincia, a partire proprio da quelli minori delle zone interne. In questo territorio abbiamo, insomma, centrato l’obiettivo della nostra Amministrazione che era quello di implementare la mobilità con collegamenti più rapidi e sicuri verso la grande viabilità”. Dello stesso tronco in passato erano state realizzate, dal Comune di Petralia Soprana e completate dalla Provincia, parti delle corsie di accesso all’autostrada, un sovrappasso e un viadotto. Rimane adesso da definire soltanto la segnaletica autostradale e procedere ai collaudi, statico e amministrativo, che consentiranno nei prossimi mesi di aprire al transito la strada.
Sempre domani Avanti aprirà i cantieri per l’ammodernamento della strada provinciale 21 di Sciara, un’arteria lunga oltre 15 chilometri che conduce dal bivio San Giovanni nei pressi della statale 285 vicino a Caccamo, attraversa l’abitato di Sciara e termina al bivio Serra sulla statale 113. L’intervento prevede la ripresa del piano viabile e la costruzione delle necessarie opere per il contenimento delle scarpate e delle acque piovane di superficie, la realizzazione di tombini e di cunette rivestite in pietra e la collocazione di barriere di sicurezza. I lavori, dal costo di 4 milioni, dovrebbero durare un anno e mezzo.
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13 Giugno 2013, 20:17