Svolta nel delitto Tagliavia, l’assassino| “incapace di intendere e di volere”

di

02 Aprile 2012, 17:51

1 min di lettura

Lui, lui e l’altro. La loro storia ha stordito i palermitani e sconvolto i benpensanti, mentre Jaime Salvador Tagliavia (nella foto) riposava per sempre nella pozza del suo stesso sangue, accoltellato a morte dal suo “lui”, Giovanni Cuttitta. Oggi si scopre che, forse, l’assassino non sia proprio in sé, “parzialmente incapace di intendere e di volere” è stato l’esito della perizia disposta dalla corte d’assise d’appello di Palermo. Così si riapre una storia che sembrava chiusa per sempre, sotto i 30 anni di condanna per omicidio volontario e premeditato per Cuttitta, regista e attore di film porno gay. Proprio come il suo ex compagno, Jaime Salvador Tagliavia che, nella ricostruzione offerta agli inquirenti da Cuttitta, avrebbe avuto un clamoroso scatto di rabbia dovuto alla gelosia. Perché Cuttitta avrebbe perso la testa per uno, “l’altro”, e Tagliavia allora avrebbe cercato di strangolarlo.

Articoli Correlati

E questa è la scena dove, nel giugno 2010, la storia è finita, così come descritta dal vigile del fuoco che è intervenuto nell’appartamento alla Guadagna. Tagliavia a terra, morto. Cuttitta con una corda al collo e sintomi da soffocamento. Una versione a cui il gup di Palermo non ha creduto, condannando Cuttitta per l’omicidio. Ora la perizia che potrebbe far cambiare l’esito del processo.

Pubblicato il

02 Aprile 2012, 17:51

Condividi sui social