Dalla Tabella H ai precari | Parte l'assalto alla diligenza - Live Sicilia

Dalla Tabella H ai precari | Parte l’assalto alla diligenza

Terminato l'esame del bilancio, i deputati "puntano" la Finanziaria. Sono già pronti decine di emendamenti a difesa di questa o quella categoria. Marco Forzese avverte: "Via le prebende. Non giochiamo sulla pelle dei siciliani". E l'assessore Bianchi sorride amaro: "Possono chiedere quello che vogliono, ma soldi non ce n'è".

PALERMO – La diligenza s’è trasformata in un carretto. Come certe carrozze da favola, tramutate in zucca, dopo la fatidica mezzanotte. La suggestione giunge da chi meno te lo aspetti. L’assessore all’Economia Luca Bianchi, però, sceglie quella metafora per raccontare, tra i corridoi di Palazzo dei Normanni, mentre la Commissione bilancio sforbicia di qua e di là spese inutili e respinge emendamenti fantasiosi, l’inutilità dell’assalto che si prepara nelle prossime ore. Già da domani, quando i deputati metteranno mano agli emendamenti alla Finanziaria. Dopo aver ridotto, e di molto, quelli al Bilancio. “In occasione della Finanziaria – insiste Bianchi – i deputati possono legittimamente chiedere quello che vogliono. Ma devono rendersi conto dello stato delle nostre casse”. Come dire: presentino tutti gli emendamenti che credono, ma quest’anno soldi da spendere non ce n’è.

Eppure, a mettere in guardia contro la solita corsa all’albero della cuccagna, è persino un presidente di Commissione, Marco Forzese: “Evitiamo – ha detto – l’ennesimo assalto alla diligenza. Credo che vadano accantonati tutti gli emendamenti di spesa e di prebenda a vantaggio di un bilancio che guardi alle categorie più deboli ed al risanamento. Non è più il tempo – ha aggiunto – dei mandrake che giocano con la pelle dei cittadini per ingrassare la casta”.

Ma al di là dei timori, restano alcuni tomi. Volumi enormi, zeppi di emendamenti. Come se il carretto, appunto, fosse un carrozzone d’altri tempi. Sul quale fare salire tutti. Così, ecco pronti gli emendamenti per salvare il Cerisdi, gli specializzandi di medicina, i dipendenti del Ciapi, i giovani disoccupati, gli enti della cosiddetta Tabella H. E persino per proporre Palermo come “città della cultura per il 2019”. Con quali soldi?

Il Cerisdi è diventato un piccolo caso. E anche qui, l’assessore all’Economia non risparmia la battuta: “A favore del Cerisdi ho visto più emendamenti che deputati”. Una fotografia irriverente di quella che è, in effetti, una vicenda-simbolo. Il Centro di alta formazione, infatti, era stato indicato dal governo come “ente inutile”. Definizione confermata dal presidente Crocetta fino a pochi giorni fa. Ma la scomparsa dei finanziamenti ha provocato una levata di scudi davvero bipartisan. Trovi di tutto: da Salvino Caputo e una decina di deputati di centrodestra, passando dai parlamentari di maggioranza come Lentini e Anselmo. Ma il governo non sembra volersi muovere. Nonostante i suggerimenti del capogruppo centrista Leanza: “Forse togliere entrambi le voci di finanziamento è un po’ troppo”. La diligenza s’è tramutata in carretto, appunto.

Eppure, ecco spuntare una selva di emendamenti alla Finanziaria, che dovranno comunque passare il vaglio della Commissione bilancio. Uno che di quella commissione se ne intende, essendone stato il presidente nella scorsa legislatura come Riccardo Savona (Democratici e riformisti) chiede di portare da 20 a 70 milioni le risorse per i “cantieri scuola” gestiti dai comuni. Sempre dai deputati che rappresentano la “quarta gamba” della maggioranza di Crocetta, ecco l’emendamento di Beppe Picciolo, sostenuto anche dal deputato Pd Giuseppe Laccoto: “L’articolo 31 del maxiemendamento alla Finanziaria regionale – dice Picciolo – che elimina la remunerazione della mobilità attiva al di fuori delle quote già assegnate per gli ospedali e le strutture pubbliche e private accreditate di eccellenza delle zone frontaliere, quindi anche di Messina, va soppresso immediatamente. Non possiamo far perdere oltre 10 milioni di euro alle strutture sanitarie che ogni anno, solo nel capoluogo peloritano, curano migliaia di cittadini che giungono in prevalenza dalla Calabria e dalle zone turistiche delle Eolie e di Taormina”. Ci mancherebbe. Un emendamento proposto dal vicepresidente dll’Ars Salvo Pogliese, chiede la proroga della ricomposizione fondiaria fino al 31 dicembre 2013.

Un intero pacchetto di emendamenti, invece, è stato proposto dal gruppo del “Megafono”: “Abbiamo istituito – fanno sapere – un fondo da 20 milioni di euro per l’apprendistato nelle imprese artigiane. Con un altro emendamento dotiamo di 48 milioni l’articolo 60 della finanziaria per i cantieri per disoccupati finalizzati alla manutenzione degli immobili scolastici. Nel nostro pacchetto c’è anche un fondo da 4 milioni di euro per il recupero di Ragusa-Ibla”. E fanno una settantina di milioni.

L’intergruppo parlamentare Giovani, costituitosi recentemente all’Ars, formato da giovani deputati di tutti i partiti e presieduto da Vincenzo Figuccia (Pds-Mpa) ha presentato un emendamento per garantire adeguate opportunità formative ai cosiddetti “Neet”, giovani che al termine del percorso scolastico non lavorano e non studiano. L’emendamento, a firma Figuccia, Lombardo, Milazzo, Anselmo, Siracusa, Micciché e Ferrandelli, propone di estendere i benefici per la formazione dei disoccupati, previsti dall’articolo 61 della Finanziaria, anche a questa categoria. “L’emendamento – spiega Vincenzo Figuccia – mira ad agganciare questa generazione allo specifico fondo regionale da 18 milioni di euro ed al piano dell’UE, che ha stanziato 6 miliardi di euro su scala europea per agevolare i giovani disoccupati”.

Un emendamento in Finanziaria per incrementare i trasferimenti alle Università siciliane per il finanziamento delle prossime borse di studio degli specializzandi in Medicina è stato invece presentato da Toti Lombardo del gruppo parlamentare Partito dei Siciliani-Mpa. “Il nostro emendamento punta – ha detto il figlio dell’ex governatore – a incrementare di 10 milioni di euro il fondo, per un capitolo complessivo dunque di 15 milioni che assicurerebbe almeno l’impegno per 120 nuovi specializzandi”. Ma non finisce qui.

Ecco il neo deputato Pdl Giuseppe Milazzo che chiede di stanziare 300 mila euro per sostenere la corsa di una Palermo invasa dall’immondizia a “capitale della cultura 2019”, i colleghi di partito pidiellini Caputo e Vinciullo annunciare l’approvazione di un loro emendamento che “salva” i lavoratori del Ciapi di Palermo, trasferendoli a quello di Priolo (decisione, a dire il vero, già indicata dal governo). E ancora, dopo il dimezzamento dei Fondi dedicati, ecco gli interventi in difesa della Kore di Enna firmati dai deputati Alloro (Pd), e Anselmo (Drs). Intervengono a favore di un’altra categoria “colpita” dai tagli al bilancio ancora Caputo e Vinciullo: ecco un loro emendamento che prevede la somma di 200 mila euro in favore alle vittime di estorsioni e del racket. E a proposito di racket, è di qualche giorno fa l’annuncio del presidente Crocetta di ammettere anche le associazioni che lottano contro il pizzo nella ormai famigerata ex Tabella H. Della quale, al momento, si conosce solo l’entità del finanziamento: 25 milioni. Ed è lì che si prevede un mini-assalto a una mini-diligenza. Sono stati già presentati, pare, una serie di emendamenti a favore di enti che sarebbero rimasti fuori, rispetti agli anni passati, da una prima proposta del governo (che Livesicilia ha pubblicato qualche giorno fa). “Qualcuno vuole inserire persino enti che l’anno scorso non c’erano”, si mormora a Palazzo dei Normanni. E il “Megafono” è uscito allo scoperto chiedendo 200 mila euro per la Casa dei giovani di Bagheria, impegnata da anni nel recupero e cura delle tossicodipendenze. Gli altri casi, se si fa eccezione ovviamente al già citato Cerisdi, si conosceranno nelle prossime ore. La commissione bilancio, infatti, ha deciso di spostare tutte le voci in bilancio riguardanti appunto gli enti della Tabella h, nell’esame per la Finanziaria, previsto per domani. Quando inizierà l’assalto alla diligenza. Pardon, al “carretto” chiamato Sicilia.


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