Continua la protesta degli enti della formazione professionale siciliani. I rappresentanti degli enti, chiedono il pagamento degli stipendi pregressi e l'approvazione di un nuovo disegno di legge che li tuteli. Il deputato Pd all'Ars, Fabrizio Ferrandelli. “Dobbiamo colpire i furbi e chi ha fatto della formazione uno strumento di propaganda elettorale”.

L'assessore regionale alla Formazione: "Necessario ridurre i costi e utilizzare al meglio i fondi".

Il faccia a faccia nel pomeriggio. Le parti sociali, che discuteranno del piano di esuberi, dovrebbero anche iniziare un confronto per giungere a una proposta di riforma del settore da presentare al governo regionale.

Confederazione nazionale aggiornamento professionale siciliana (Confap) ha stilato un documento di denuncia dello stato di crisi preso atto delle questioni ancora aperte e che tutt’oggi, nonostante i solleciti, sono in attesa di risposte da parte del governo regionale.(Nella foto Suor Mariella Lo Turco del Ciofs)

"Attualmente - dice il capogruppo del Movimento, Giancarlo Cancelleri - le somme destinate agli enti finiscono in un unico calderone, per cui capita spessissimo che questi diano priorità a spese di gestione delle strutture".

Trentacinque lavoratori della Formazione Professionale spiegano a LiveSicilia Catania di non ricevere lo stipendio da 21 mesi: fanno un appello al governatore Crocetta per un intervento della Regione.

Pugno duro dell'assessore regionale alla Formazione professionale: "L'erogazione della seconda tranche dell'Avviso 20 avverrà dopo la verifica del rispetto da parte degli enti degli impegni assunti sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e l'accesso al lavoro dei disabili". E intanto, l'assessorato si appresta a cambiare sede.

L'assessorato ha ordinato a tutti gli enti di aggiornare i dati dei lavoratori inseriti nell'elenco unico del personale: oltre settemila persone. Dovranno farlo entro e non oltre tre giorni lavorativi dalla firma del provvedimento del dirigente Anna Rosa Corsello (nella foto).

Il terremoto all'assessorato alla Formazione, fra trasferimenti di massa e rotazione dei dirigenti. Ecco cosa c'è dietro la scelta del governatore Crocetta e dell'assessore Scilabra di voltare pagina.

Decisa la messa in atto di azioni comuni per rendere più trasparente ed efficiente il sistema della formazione professionale in Sicilia.

Un'informativa della prefettura di Agrigento denuncia il rischio di infiltrazioni mafiose in un ente che ha ottenuto finanziamenti per 400 mila euro. Immediato l'intervento dell'assessore regionale Nelli Scilabra: stop all'erogazione dei contributi e revoca dell'accreditamento.

Le prime mosse dell'assessore Scilabra indicano una rotta giusta: l'eliminazione degli sprechi, l'approfondimento delle criticità nel mondo della formazione professionale.

Bernava: "Vogliamo e chiediamo un'azione di moralizzazione del settore che cacci via i truffatori e metta in atto tutte le misure concordate con il sindacato per tutelare il reddito e l'occupazione dei lavoratori”.

Sit-in dei lavoratori della Formazione e presidio delle rappresentanze sindacali di fronte la prefettura. La Flc e la Cgil hanno chiesto di essere ricevute dal prefetto. E se la prendono con l'assessore.

"In quella improbabile squadra di calcio non ho alcun titolo neppure per fare la riserva".