Udienza preliminare, pugno duro della Procura di Catania. Solo una richiesta di proscioglimento: Giuseppe Arcifa.

Aula troppo piccola per ospitare i legali di 35 indagati. A margine dell'udienza preliminare uno dei difensori, nonchè presidente dell'ordine degli avvocati di Catania Maurizio Magnano di San Lio ha formalmente chiesto la possibilità che "il procedimento fosse spostato in un'altra aula".

Il problema dei problemi sarebbe l’assenza di copertura finanziaria per permettere il reinserimento di questi operatori, formati appositamente per occuparsi di inserimento lavorativo e, ora, a spasso.

Nel mirino di polizia e guardia di finanza circa 120 conti correnti. A carico del deputato del Pd, Francantonio Genovese, è stato eseguito un sequestro di oltre settecentomila euro.

Catania - Salgono sul tetto del proprio ente di formazione per chiedere la riscossione di 20 stipendi arretrati. Una dipendente è colpita però da un malore. Intervengono subito gli operatori sanitari.

Agen, a prescindere dal caso in particolare, punta il dito contro l'intero sistema della formazione, che definisce "marcio". "Noi lo avevamo già detto" - sottolinea.

Assegni, lettere di dimissioni in bianco e file "compromettenti". Il lido Le Palme, sotto sequestro per equivalente, nascondeva negli archivi e nella cassaforte gli elementi che dimostrerebbero, secondo gli inquirenti, la gestione indistinta da parte di Saffo e Cavallaro di tutti gli enti di formazione coinvolti nell'inchiesta "Pandora".

Giuseppe Saffo e suo nipote, Francesco Cavallaro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei magistrati etnei.

Il coordinatore provinciale del Megafono è il primo a commentare l'operazione "Pandora" che, oltre ai dieci arresti di stamani, vede ben 52 persone indagate alle falde dell’Etna. "L'operazione evidenzia - afferma - quello che da tempo denuncia Rosario Crocetta".