08 Giugno 2015, 19:41
2 min di lettura
CATANIA – L’Uneba conferma lo stato di agitazione del comparto dei servizi sociali e preannuncia ulteriori azioni di protesta contro i tagli al fondo per i servizi sociali annunciati dal Comune di Catania. A darne comunicazione il Presidente Provinciale Uneba Salvatore Caruso nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina presso l’assessorato ai Servizi Sociali, dopo l’intervento dell’assessore Angelo Villari che di fatto non forniva alcun dato certo riguardo i fondi assegnanti al settore, in quanto – come dallo stesso dichiarato – l’incontro di giunta sul bilancio programmato per sabato scorso era saltato.
Forte il disappunto espresso dal Presidente Uneba e dai vari rappresentanti delle associazioni aderenti, per la scarsa sensibilità e attenzione che, anche dopo la manifestazione pubblica di protesta del 28 maggio scorso, con centinaia di lavoratori, famiglie e anziani in Piazza Università, l’Amministrazione Comunale di Catania continua a manifestare nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.
Da qui la conferma dello stato di agitazione del comparto e la richiesta di urgente incontro con il sindaco Bianco per chiedere:
• il mantenimento nel 2105 dei fondi del 2014 destinati al comparto dei servizi sociali;
• il mantenimento degli attuali livelli di assistenza e dei servizi resi in favore dei minori, degli anziani e dei disabili;
• il mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
• la definizione di criteri di ammissione al servizio IEA sulla base del reale stato di bisogno del minore e della scelta delle famiglie;
• una migliore e più efficace utilizzazione delle risorse e dei fondi provenienti da leggi speciali;
• la istituzioni di un tavolo permanente di programmazione e organizzazione dei servizi con la presenza delle rappresentanze degli enti ed istituzioni socio-assistenziali.
• l’immediato pagamento delle spettanze ferme al mese di ottobre 2014.
L’Uneba Catania manifesta la ferma opposizione ai tagli annunciati dall’amministrazione comunale ed esprime forte preoccupazione per le inevitabili conseguenze che andranno a ripercuotersi a danno oltre che dei minori provenienti dai quartieri più svantaggiati, poveri e a rischio di devianza della nostra città, anche sugli anziani fragili, sui disabili e sulle altre fasce della popolazione disagiate e bisognose. Esprime inoltre forte preoccupazione per le ricadute in termini di abbattimento degli attuali livelli occupazionali e per il rischio di chiusura di molte strutture.
Pubblicato il
08 Giugno 2015, 19:41