Tagliavia vuole i Graviano

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23 Febbraio 2011, 17:00

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La difesa di Francesco Tagliavia, l’unico imputato al processo di Firenze sulle stragi di mafia del ’93, ha chiesto per la seconda volta – dopo un precedente rigetto – che la Corte d’assise chiami a testimoniare i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, boss del quartiere Brancaccio di Palermo. La richiesta è contenuta in una memoria presentata alla Corte dall’avvocato Luca Cianferoni il quale ha precisato che “i Graviano devono essere sentiti a controprova” delle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza, pentito ascoltato nelle scorse udienze. Tra le circostanze raccontate da Spatuzza, la difesa ha sollevato dubbi su un incontro a un’udienza a Palermo il 12 gennaio 1994. Quel giorno, secondo Spatuzza, Tagliavia riuscì a mandare un messaggio in codice, facendo un segno, allo stesso Spatuzza affinché riferisse a Giuseppe Graviano di bloccare le stragi. Un episodio che per l’avvocato Cianferoni mina la credibilità del pentito. “Tagliavia e gli altri potevano salutare estranei durante un processo? Non ci credo”, ha commentato Cianferoni che ha anche chiesto di chiamare a testimoniare i carabinieri della scorta e di acquisire il verbale dell’udienza. Ma anche da altre dichiarazioni fatte a Firenze, secondo il difensore di Tagliavia “emerge il dubbio se i rapporti tra Spatuzza e i Graviano siano buoni o cattivi”. “L’ambiguità – ha chiosato l’avvocato Cianferoni – connota la testimonianza di Spatuzza” e “forse bisogna fare l’ipotesi che Spatuzza sia un pentito in missione proprio a causa della sua ambiguità”. Così, secondo la difesa, sentire i Graviano, capi della cosca di riferimento di Spatuzza, potrebbe servire a valutare le affermazioni del pentito contro Tagliavia. I pm Giuseppe Nicolosi e Alessandro Crini non si sono opposti ad alcune richieste ma ne hanno criticato altre, come citare i Graviano a testimoni: “Potrebbero dire circostanze che non hanno diretta attinenza col processo a Tagliavia – ha detto Nicolosi – Ci sembra un fuor d’opera in questo processo un confronto tra quanto detto da Spatuzza e quello che potrebbe dire Graviano”. “Si rischia – ha aggiunto il pm Crini – di lasciare spazio a suggestioni che poi non pesano in modo oggettivo”. Inoltre, i pm si sono detti d’accordo anche sulla richiesta delle parti civili di sentire Giovanni Brusca e Giuseppe Monticciolo. La corte d’assise si esprimerà sulle richieste delle parti il 31 marzo. Oggi, inoltre, il presidente Nicola Pisano ha disposto che Tagliavia, in regime di 41 bis nel carcere di Viterbo, possa scrivere ai suoi legali seguendo una particolare procedura.  (Fonte ANSA)

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23 Febbraio 2011, 17:00

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