Tangenti, cinque anni a De Rubeis | Lui commenta: “Sono soddisfatto”

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24 Luglio 2013, 15:44

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AGRIGENTO – La seconda sezione del tribunale di Agrigento ha condannato l’ex sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, a 5 anni e 3 mesi di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, per LCondannati anche l’ex direttore generale del Comune di Lampedusa, Salvatore Caffo, e l’ex capo dell’ufficio tecnico Alfonso Averna alla pena di un anno e un mese di reclusione ciascuno (pena sospesa). Assolto l’ex consigliere comunale Santino Brischetto. La sentenza è stata emessa dopo circa tre ore di camera di consiglio.

Riconosciuto il risarcimento del danno, da quantificare in altra sede, in favore di Legambiente. Il pubblico ministero Luca Sciarretta e l’aggiunto Ignazio Fonzo avevano chiesto la condanna ad 8 anni e 6 mesi di reclusione per De Rubeis, a 6 mesi per Caffo, a 2 anni per l’ex consigliere Santino Brischetto, ed un anno per l’ex capo dell’Utc Averna. L’inchiesta risale al 2009, a quando alcuni imprenditori che si occupavano dello smaltimento dei rifiuti denunciarono delle pressioni subite e delle richieste di mazzette per ottenere il pagamento delle spettanze.

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‘Un processo che è stato un lungo calvario. La sentenza di primo grado mi condanna a 5 anni e tre mesi. Sono molto soddisfatto, ringrazio la Madonna di Porto Salvo, i miei pochi amici rimasti, la mia famiglia e gli avvocati Silvio Miceli, Vincenzo Caponnetto e Mormino”. Lo scrive, su Facebook, l’ex sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis, pochi minuti dopo la lettura della sentenza. ”I pm avevano chiesto una condanna ad 8 anni e 6 mesi per diversi capi di imputazione – continua De Rubeis – . Assolto per diversi reati di abuso d’ufficio, assolto per la vicenda acqua che mi vede imputato anche per danno erariale alla Corte dei conti. Assolto per il reato di peculato e vicenda canile e randagismo ed altri reati. Non condannato a risarcimento di danni ad eccezione di Legambiente. Leggeremo le motivazioni e andremo in appello. Giustizia è stata fatta – conclude De Rubeis il post su Facebook – . Non potevo pretendere di più… ”.

(ANSA)

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24 Luglio 2013, 15:44

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