Cronaca

“Tangenti per diventare ufficiali”: quattro condanne a Palermo

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08 Gennaio 2021, 16:25

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Quattro condanne al processo nato dall’inchiesta “sugli esami truccati” per diventare ufficiali di macchina e lavorare sulle navi.

Il blitz scattò nel 2017. La Procura di Palermo, i finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria e la capitaneria di Porto di Palermo ritennero di avere scoperto un giro di tangenti e favori. Pagando fino a mille euro i candidati avrebbero avuto la certezza di superare le prove indette dalla direzione marittima per ottenere l’abilitazione. Le accuse andavano dalla corruzione all’abuso d’ufficio.

Queste le condanne inflitte in abbreviato, dunque con uno sconto di un terzo della pena, dal giudice per l’udienza preliminare Roberto Riggio: Giovanni Paterna 5 anni e 4 mesi, Alessandra Schirò (un anno e sei mesi), Francesco Giuseppe D’Anniballe 2 anni, Francesco De Santis 3 anni. L’accusa era rappresentata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto procuratore Chiara Capoluongo.

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Il processo ruotava attorno alla scuola di formazione marittima “Studio De Santis”, di via Francesco Crispi, all’ingresso del porto di Palermo, abilitata dal ministero a rilasciare l’attestato necessario per lavorare sui mercantili e a bordo della navi da crociera. Per De Santis, difeso dagli avvocati Roberto Macaluso e Michele De Santis, è caduta una grossa fetta dei capi di imputazione. La richiesta di condanna era di nove anni. Il giudice ha ordinato il dissequestro della scuola da tre anni in amministrazione giudiziaria e di altri beni dell’imputato.

I candidati avrebbero avuto la certezza di superare le prove, conoscendo in anticipo le risposte durante i pre corsi per diventare primo ufficiale di coperta o di macchina. Un ruolo chiave avrebbe avuto Paterna, direttore di macchina e componente della commissione esaminatrice.

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08 Gennaio 2021, 16:25

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