24 Agosto 2016, 16:21
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ROMA – Miliziani ribelli dell’Esercito siriano libero (Esl) sono entrati dal territorio turco in Siria, assieme all’esercito turco, per strappare all’Isis la città di Jarablus con l’appoggio delle forze turche. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazeera. Da diversi giorni i ribelli dell’Esl erano ammassati alla frontiera, in attesa della luce verde di Ankara per scattare all’offensiva. I ribelli nella loro avanzata sono riusciti a strappare all’Isis il villaggio di Keklice, a circa 5 km da Jarablus, primo obiettivo dell’offensiva. “Alle 4 del mattino il nostro esercito ha avviato un’operazione contro le organizzazioni terroristiche Daesh (Isis) e Pyd” (curdi) in Siria, ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in riferimento alla missione lanciata verso Jarablus. Dalla Siria il ministero degli Esteri siriano, citato dalla Cnn Turk, avverte “lo sconfinamento dei carri armati turchi è una violazione della nostra sovranità”.
La Turchia ha lanciato l’offensiva di stamane sulla città siriana di Jarablus, in mano all’Isis, per difendersi dagli attacchi al suo territorio, ha detto Erdogan in un discorso trasmesso in diretta dalla Tv panaraba Al Jazeera. “Il troppo è troppo – ha aggiunto Erdogan – ogni popolo ha diritto a difendersi, e non ci importa quello che dicono della Turchia”. Negli ultimi giorni Ankara aveva avvertito che avrebbe “spazzato via” le organizzazioni che operano dalla Siria e che giudica “terroristiche”. Non solo l’Isis, ma anche le Forze di difesa popolari (Ypg) curde, che con il sostegno degli Usa hanno conseguito negli ultimi anni alcuni dei maggiori successi militari contro lo Stato islamico. L’offensiva su Jarablus sembra motivata anche dall’intento di evitare che siano le forze curde a conquistare la città, dopo avere strappato all’Isis una decina di giorni fa Manbij, circa 40 chilometri a sud. Le milizie curde si sono ulteriormente rafforzate nell’ultima settimana con combattimenti contro le forze governative siriane che hanno portato l’Ypg ad impadronirsi di buona parte della città di Hasaka.
Dall’avvio, poco prima dell’alba, dell’offensiva per strappare all’Isis la cittadina di Jarablus, l’artiglieria turca ha sparato oltreconfine almeno 294 colpi, colpendo 81 obiettivi dello Stato islamico. Lo riferiscono fonti militari di Ankara, citate da media locali. Nell’area sono stati compiuti anche bombardamenti aerei da parte di jet F-16 turchi contro obiettivi precedentemente individuati dalle forze di terra. “L’obiettivo di questa operazione (su Jarablus) è di spazzare via l’Isis dai nostri confini”. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, aggiungendo che “gli elementi dell’Ypg (curdi siriani) devono ritirarsi al più presto possibile a est dell’Eufrate” in Siria.
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24 Agosto 2016, 16:21