03 Dicembre 2009, 16:12
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Riceviamo e pubblichiamo. Da lunedì 7 dicembre fino a giorno 15 in tutta la città si circolerà a targhe alterne, per la prima volta la limitazione alla circolazione interesserà anche scooter e moto non catalizzati. Per i negozianti del centro, che già convivono con la chiusura al traffico di tutti i week end, il provvedimento è inutile, in un periodo di crisi in cui i negozi sono vuoti e il lavoro è sempre meno non è altro che l’ennesima batosta per i commercianti. Per Salvo De Luca responsabile di “Cinti” negozio di abbigliamento in pieno centro, “La normativa influisce negativamente sulla nostra categoria, perché Palermo non offre la possibilità ai cittadini di arrivare in centro con i mezzi pubblici e, inoltre crea un danno a chi lavora in centro e, non avendo un mezzo a norma avrà ancora più problemi a raggiungere il posto di lavoro”. C’è pure chi vuole sottolineare come “Una settimana con le targhe alterne non risolve nulla, sicuramente i livelli di inquinamento non possono abbassarsi -continua Tindara Agnello del negozio “la coppola storta”- sabato e domenica col centro chiuso al traffico c’è un po’ di gente in più per le strade ma, così in settimana non vedremo neanche l’ombra dei clienti”. Il proprietario di un negozio di via Maqueda (che preferisce non comparire) si lamenta dell’ordinanza comunale, infatti mostra come il suo negozio e quelli dei suoi vicini sono vuoti “siamo al 3 dicembre e fino a qualche anno fa non mi sarei potuto fermare a parlare invece siamo tutti con le mani in mano, con il blocco del traffico nel week end e adesso le targhe alterne durante la settimana ci stanno dando la zappa nei piedi impedendoci di respirare anche a Natale, la colpa è di chi ci governa sia a livello locale che nazionale”. Per Francesco che lavora in centro in uno studio privato e che abita a Partanna, la situazione è difficile, la sua moto non potrà circolare perché ormai ha qualche anno in più del previsto “rischierò una multa o dovrò stare a casa, per arrivare in tempo con i mezzi pubblici dovrei scendere da casa almeno un’ora prima e durante il giorno non avrei modo per muovermi quando devo sbrigare qualcosa in giro per la città, dato che sono così bravi a fare le leggi potrebbero farmi avere una moto nuova che sia in regola con le loro leggi”. I negozianti sono tutti d’accordo, questa settimana di targhe alterne non serve a nulla se non a far calare ancora di più il lavoro che già è precario, le richieste sono sempre le stesse, più parcheggi, mezzi pubblici funzionanti e un maggior controllo per la gestione della viabilità, come sottolinea Antonino Farina commesso del ”Energie Store”, “Dovrebbero incentivare l’uso dei mezzi pubblici ma per farlo dovrebbero abbassare i costi dei biglietti perché 1,20€ per un servizio inefficiente è un po’ troppo, e soprattutto liberare le corsie preferenziali dalle auto per permettere agli autobus di muoversi più rapidamente e rispettare gli orari”. “Chi lavora in centro cerca di venire a lavoro in moto perché non ci sono parcheggi, ho una Vespa che uso per muovermi più velocemente nel traffico, da lunedì potrò entrare in centro un giorno si e uno no, cosa dovremmo fare tutti quanti? Cambiare mezzo ogni volta che cambiano le leggi?”, il tono è polemico, ma Pierpaolo e, come lui altri colleghi lamenta il totale disinteresse per i negozianti da parte del comune, sempre più dentro la crisi e sempre più abbandonati al proprio destino. La richiesta comune è sempre la stessa, far si da incentivare la gente a comprare, agevolare gli acquirenti e non aggiungendo nuove limitazioni per raggiungere il centro, per lo meno nel periodo natalizio quando l’economia riesce almeno un po’ a risollevarsi.
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03 Dicembre 2009, 16:12