04 Febbraio 2019, 13:06
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Non si placa la querelle nel governo sulla Tav, con la Lega schierata per il Sì ed il M5s contrario all’opera. Matteo Salvini torna alla carica e chiede e Di Maio di spiegare “perché, numeri alla mano, è sconveniente usare treni veloci che ci collegano al resto del mondo risparmiando inquinamento e quattrini”. Poi dice no ad uno “scambio” con il voto in Senato sull’autorizzazione a procedere per il caso Diciotti: “E’ la vecchia politica”. Per Di Maio comunque “il governo non è in discussione. Deve andare avanti ma sulle cose su cui siamo d’accordo, tra le quali non c’è la Tav”. Sulla Diciotti “nessuna decisione è stata presa. Fu una scelta collegiale”. Il vicepremier ribadisce poi l’obiettivo di tagliare gli stipendi ai conduttori televisivi: “E’ finita l’epoca in cui si può guadagnare nella tv di Stato 3-3,5 milioni all’anno”. (ansa)
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04 Febbraio 2019, 13:06