15 Dicembre 2014, 20:27
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PALERMO – Lo hanno già ribattezzato “tax day”, ovvero il giorno delle tasse: il 16 dicembre non sarà una data facile da dimenticare per i contribuenti italiani, chiamati a saldare l’Imu, la Tasi, in alcune città la Tari, ma anche l’Iva. Un ingorgo di scadenze fiscali che, secondo i calcoli della Cgia, porterà nelle casse degli enti pubblici (dallo Stato ai comuni) qualcosa come 32 miliardi di euro, cifra in grado di impegnare buona parte delle tredicesime di fine anno. A Palermo la stangata sarà di poco più leggera: il saldo della Tari, la tassa sui rifiuti, è infatti fissato al 31 gennaio 2015 e così gli abitanti del capoluogo siciliano, entro il 16, dovranno versare “solo” l’Imu sulle seconde case e la Tasi sulle prime, con gli inquilini esentati da ogni balzello.
L’Imu, l’imposta municipale unica, si è pagata in acconto il 16 giugno e ha portato nelle casse di Palazzo delle Aquile circa 50 milioni di euro, rispetto agli oltre 118 attesi secondo il bilancio di previsione. Pagano coloro che possiedono immobili (fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricali ma anche abitazioni principali come ville e immobili signorili e seconde case). Il pagamento si effettua con F24 (codici tributo 3912 per abitazioni di lusso, 3914 per terreni agricoli, 3916 per aree fabbricabili, 3918 altri fabbricati) o con bollettino postale.
Discorso diverso per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che colpisce le case principali non gravate dall’Imu ma non gli inquilini (almeno per Palermo). Oltre alla casa principale non di lusso, paga l’unità immobiliare di cooperativa e la casa assegnata al coniuge. L’acconto del 16 ottobre ha permesso di incassare otto milioni, la metà dei 16 circa attesi in totale. L’aliquota è fissata al 2,89 per mille, mentre è 0 per altri fabbricati e aree fabbricabili. E’ prevista una detrazione base di 100 euro per rendita catastale inferiore a 300 e di 50 per rendite fra 301 e 400 euro. Previsti 20 euro di detrazione per ogni figlio minorenne, ogni figlio disabile, ogni figlio minore in affido e soggetti ultrasettantenni. Si paga con F24 (codice 3958) o bollettino postale. La base imponibile dell’imposta per i fabbricati è il valore della rendita catastale rivalutata del cinque per cento e moltiplicata per 160 e poi per l’aliquota.
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15 Dicembre 2014, 20:27