06 Maggio 2022, 16:29
2 min di lettura
Catania – “Il Teatro Stabile di Catania e’ come un ammalato che per guarire deve tornare a se’ stesso, alla propria identita’, ovvero alla letteratura teatrale siciliana e ad una bella, importante, squadra di attori che metta assieme talenti di varia provenienza con la scuderia ancora vitalissima degli attori catanesi”. Lo ha detto il direttore Luca De Fusco presentando i 14 spettacoli del primo cartellone post Covid che avra’ come titolo ‘Cambio di Stagione’ e come claim ‘Ricrescono le nostre radici’, in programma da novembre 2022 a giugno 2023. De Fusco firmera’ due regie dedicate a Pirandello, compresa quella dello spettacolo inaugurale, ‘Cosi’ e’ (se vi pare)’ del 4 novembre, e quella di ‘Come tu mi vuoi’ del 20 gennaio: “Col primo spettacolo – commenta – metto assieme un grande vecchio come Eros Pagni, uno dei maggiori attori italiani viventi, con attori catanesi e non. Con il secondo, punto su una giovane, la mezza siciliana Lucia Lavia, con un’altra squadra di eccellenti attori, tra cui spicca il piglio vivacissimo di Alessandra Costanzo”. Ma non ci sara’ solo Pirandello: “Come dimenticare Verga – prosegue De Fusco – e un’attrice catanese doc adorata in citta’ come Donatella Finocchiaro? E come dimenticare Sciascia, affidato a un regista catanese di qualita’ come Giovanni Anfuso e ad un interprete di classe come Giuseppe Pambieri? Se dobbiamo tornare alla nostra identita’ non dimentichiamo pero’ la drammaturgia contemporanea e lo facciamo con due testi molto diversi tra loro: uno di Claudio Fava sull’anniversario della morte di Borsellino; l’altro del premio Nobel Mario Vargas Llosa che traduce in teatro alcuni episodi del Decamerone. Significativa – osserva – anche la coproduzione con Scenario Pubblico per lo spettacolo Kristo, nuova creazione di Roberto Zappala’. Conclude la stagione un bagno nelle origini del Teatro stabile di Catania: L’altalena di Martoglio con una squadra di fuoriclasse catanesi come Tuccio Musumeci, Mirko Magistro e Guia Jelo. Ma la nostra rinascita deve essere principalmente il ritorno del nostro pubblico, dei nostri abbonati. Speriamo che – chiosa De Fusco – nomi come Gabriele Lavia, genius loci, Andrea Camilleri, Pamela Villoresi, Giovanni Esposito, Emilio Solfrizzi, Guglielmo Ferro, possano farci recuperare parte del pubblico che negli anni abbiamo perso”.
Pubblicato il
06 Maggio 2022, 16:29