14 Settembre 2013, 16:03
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E’ stata presentata oggi, nei locali del futuro caffè letterario, la stagione di opere e balletti 2014 del Teatro Massimo. Un cartellone che avrà un forte accento palermitano, con tre nuove produzioni interne sui nove titoli proposti e che vedranno protagoniste le tre donne che, al momento, rappresentano l’eccellenza artistica siciliana nel mondo: la regista Emma Dante, il soprano Desirée Rancatore e l’etoile della danza Eleonora Abbagnato.
Il Teatro Massimo si conferma, quindi, il più importante palcoscenico siciliano e, nonostante la crisi porta avanti una politica culturale centrata sull’innovativa, che mescola sapientemente modernità e tradizione. Una politica che trova il riscontro nel pubblico: la prima tranche di rinnovo abbonamenti, fra luglio e agosto, è avvenuta sui soli titoli annunciati. “E’un segnale di fiducia nell’istituzione e di forte attaccamento del pubblico che ci ha incoraggiato in un periodo non facile”dichiara soddisfatto Fabio Carapezza Guttuso, commissario straordinario della Fondazione del Teatro Massimo.
Tante le iniziative per rendere il terzo teatro più importante d’Europa un luogo di fruizione di cultura, aperto non solo alla città, ma anche ai turisti che vengono a visitarla: una convenzione con la MSC e la Costa Crociere per visite musicali ad hoc, abbonamenti e ticket ridotti per i giovani e per gli studenti, allestimento di mostre all’interno dei locali del teatro e iniziative di didattica museale per i più piccoli. Tappa principale del progetto complessivo di riorganizzazione della funzionalità del Teatro Massimo sarà l’apertura del Caffè letterario, uno spazio fruibile anche dall’esterno in cui sarà possibile bere un caffè o un bicchiere di vino mentre si “gusta” una novità letteraria. “Abbiamo pensato di affidare a uno scenografo palermitano fra i più raffinati di oggi, Francesco Zito, l’allestimento dello spazio – dichiara Carapezza Guttuso – mentre il 30 settembre scade il termine per la presentazione delle offerte relative alla gara per l’affidamento della gestione del caffè letterario». Un bar con i tavolini all’ aperto sotto le palme esotiche e i monumentali leoni. All’interno, un ristorante.
E poi ancora un caffè letterario, il book shop e i depositi per conservare gli alimenti e le merci in generale. Grandi spazi del Teatro Massimo, che la Fondazione ha deciso di proporre ai privati per aumentarne i servizi. Gli spazi in cui sarà allestito il Caffè letterario (pari a circa 600mq coperti e 300 mq di giardino) corrispondono alla Sala quadrata a piano terra nella parte destra dell’edificio e al salone sotto il foyer più alcuni locali di servizio. Gli arredi sono già stati realizzati, grazie alla collaborazione delle maestranze del Teatro, presso i Laboratori del Massimo a Brancaccio diretti da Angelo Canu, sotto l’attenta guida di Roberto Lo Sciuto. Funzionalità e design con un occhio attento alla storia del Teatro.
“Per il disegno dei mobili del Caffè letterario del Teatro Massimo – sottolinea l’architetto Zito – ho cercato di trarre ispirazione da documentazioni fine Ottocento, da mobili d’epoca, da fotografie e altre fonti d’archivio dei caffè che popolavano gli anni di Basile, che si potessero integrare al meglio all’ambiente preesistente anche dal punto di vista cromatico”.
“Speriamo – conclude Carapezza Guttuso – che al più presto questo spazio che oggi presentiamo in anteprima possa essere animato da cittadini di passaggio, turisti e pubblico per un caffè o un drink, per partecipare a una conversazione tematica o a uno dei concerti che vi programmeremo specificatamente, o ancora da gruppi di crocieristi che vi si fermeranno come sosta privilegiata della loro visita a Palermo”.
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14 Settembre 2013, 16:03