21 Agosto 2020, 17:01
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È stato il comunicato della Slc Cgil diramato due giorni dopo (18 luglio) l’inizio dello spettacolo “Lu cori non ‘nvecchia” a fare prendere una posizione contrapposta ai protagonisti, sul palco, dell’opera teatrale andata in scena dal 16 al 26 luglio scorsi.
Una lettera, a spettacolo concluso, per chiarire la posizione di attrici e attori dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Catania, con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.
Una chiarimento, di tutti i componenti la compagnia, dopo le polemiche del comunicato sindacale, a firma di Slc Cgil, non letto prima dello spettacolo stesso.
Marcello Montalto, Manuela Ventura, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Lidia Giordano, Luciano Fioretto, Greta D’Antonio, Luca Fiorino e Valentina Ferrante sono i nomi dei componenti della compagnia “Lu cori non ‘nvecchia”.
“Da lavoratrici, da lavoratori e prima di tutto come uomini e donne, non ci aspettavamo le conseguenze scaturite dalla pubblicazione del comunicato stampa della SLC CGIL di Catania indirizzato al Teatro Stabile e diramato dopo due giorni dall’inizio dello spettacolo andato in scena al Palazzo della Cultura”.
Marcello Montalto è uno dei componenti la compagnia teatrale: “Siamo stati noi ad avere scelto di preparare un comunicato da leggere, con voce registrata, o da esporre sulle pareti d’ingresso del palazzo della Cultura.
Un comunicato che riguardava il momento storico che i lavoratori dello spettacolo stanno vivendo, le paure, le ansie e la voglia di cambiamento nel nostro settore lavorativo – racconta Montalto – senza “patti”, senza “obblighi”, ma solo valori e coerenza.”
La compagnia teatrale si è sentita “respinta e oggetto di strumentalizzazione, diventando così bersaglio di un’opinione locale e non solo”.
“Abbiamo, noi, preparato un comunicato nel quale si esprimeva il nostro essere attori, attrici, registi e tecnici – continua Montalto – appartenenti a una categoria tra le più colpite dal periodo di chiusura dovuta al lockdown imposto per combattere l’infezione da Covid-19. E’ stata questa la lettera-comunicato respinta dal sindacato, al quale, qualcuno di noi appartiene. Io per primo.”
Il primo comunicato veniva così fermato e una lettera della SLC CGIL inviata, a poche ore dalla prima, alla direzione del Teatro Stabile.
“La nostra riflessione, i nostri stati d’animo erano l’essenza della lettera-comunicato – aggiunge Montalto – e il nostro riferimento all’ente Teatro Stabile che, in un momento molto difficile, ha voluto fare ripartire tutto viene cancellato e non accettato”.
La Slc Cgil tiene la sua posizione, aggiungendo che il comunicato in questione è stato approvato, per maggioranza, dall’assemblea degli iscritti. Comunicato, peraltro, letto in questi giorni sui palchi di diversi spettacoli a Noto, a Messina, a Ragusa, Palermo e nello stesso capoluogo etneo.
Ribadendo le parole del segretario generale Gianluca Patanè: “La lettura del nostro comunicato è stata descritta come una forzatura – dichiara Patanè – e siamo rimasti amareggiati dalle parole rivolte a un sindacato che rappresenta, da oltre un secolo, tutti i lavoratori”.
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21 Agosto 2020, 17:01