Tecnis, accolta richiesta di Ruperto |Revocata l’interdittiva antimafia

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16 Marzo 2016, 21:37

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CATANIA – E’ arrivata la revoca dell’interdittiva antimafia per la Tecnis. E’ stata quindi accolta la richiesta presentata alla Prefettura dall’amministratore giudiziario Saverio Ruperto nominato dopo il sequestro emesso dal Tribunale Misure di Prevenzione. Il provvedimento firmato dal prefetto Maria Guia Federico è di qualche ora fa. Il controllo diretto da parte dello Stato ha permesso quindi di “demolire” i possibili sospetti di infiltrazioni mafiose che avevano portato a novembre ad emettere l’interdittiva e poi a nominare un commissario prefettizio.

“Vista la nota del 25 febbraio 2016 – si legge – con la quale l’amministratore giudiziario della  Tecnis, della Artemis e della Cogip Holding ha chiesto la revoca dei provvedimenti interdittivi antimafia adottati nei confronti delle citate imprese considerato l’avvenuto sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Catania; considerato che alla luce di quanto previsto dal comma 5, dell’art. 95 del decreto legislativo n. 159/2011, II prefetto, anche sulla documentata richiesta dell’interessato, aggiorna l’esito dell’informazione al venir meno delle circostanze rilevanti ai fini dell’accertamento dei tentativi di infiltrazione mafiosa”.

La Prefettura ha anche interpellato l’Anac che ha espresso parere favorevole sulla revoca. “Dato atto – si legge ancora nel provvedimento prefettizio – che con nota  del 2 marzo 2016 1’Autorità Nazionale Anticorruzione, opportunamente interessata da questa Prefettura, ha comunicato di condividere la valutazione circa l’opportunità di “procedere all’aggiornamento dell’informazione antimafia ai sensi dell’art. 91, comma 5 del D. Lgs. 159/2011, tenuto conto dell ‘assenza di preclusioni ai fini della normativa antimafia a carico dell ‘amministratore giudiziario e del fatto che la sua attività è sottoposta al controllo del Tribunale… ” venir meno degli elementi di controindicazione ai fini antimafia“.

In conclusione il prefetto ha revocato l’interdittiva antimafia “informando che nei confronti di Tecnis non sussistono, allo stato, le cause di decadenza, sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgsn. 159/2011 né elementi utili a dimostrare la sussistenza di infiltrazioni mafiose tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa”. La revoca riguarda anche le società Artemis e Cogip Holding.

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La revoca permette alla società di rientare nelle white list e così “contrattualizzare” gli appalti che si era già aggiudicata e di partecipare ad altri bandi. La Tecnis, infatti, in questo momento è gestita dallo Stato. Una revoca era molto attesa soprattutto dai sindacati che fin dal giorno del provvedimento disposto dall’autorità giudiziaria aveva auspicato che si potesse arrivare all’annullamento dell’interdittiva antimafia, che “bloccava” di fatto una serie di attività che potrebbero portare al rilancio dell’azienda catanese.

La revoca dell’interdittiva antimafia si aggiunge alla “buona notizia” dei giorni scorsi dell’ammissione della Tecnis al codice antimafia. L’ammissione al decreto legislativo 159/2011 consentirebbe all’azienda di mettersi al riparo da possibili richieste di chi vanta crediti, una sorta di scudo che “congela i debiti”. Questo permette alla Tecnis di chiedere il pagamento degli Stati di avanzamento lavori (Sal) arretrati senza il rischio di interventi da parte dei creditori. “Questo permetterà di avere le liquidità necessarie per poter pagare spese correnti e gli stipendi” – commentava Turrisi della Cisl, che aggiungeva quando arriverà “la revoca dell’interdittiva, si potranno firmare i contratti già aggiudicati”. La revoca, oggi, è arrivata.

 

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16 Marzo 2016, 21:37

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