05 Agosto 2017, 18:02
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PALERMO – Testa al campionato, ma prima bisogna onorare la Coppa Italia. Ha le idee chiare il tecnico del Palermo Bruno Tedino che domani inizierà ufficialmente la sua prima stagione rosanero con l’impegno contro la Virtus Francavilla: “Noi dobbiamo cercare di andare in Serie A, lo vogliamo troppo ed è una cosa di moralmente dovuto verso un ambiente che l’anno scorso ha vissuto la retrocessione – esordisce Tedino in conferenza stampa – Questo deve essere il motivo scatenante e ricorrente, dobbiamo ricordarci che per conquistare qualcosa bisogna affrontare un percorso tortuoso pieno di insidie. In questo momento è normale che una città di Palermo trovi davanti a se qualche buccia di banana, ecco perché bisogna superare queste difficoltà per vincere un campionato di Serie B, obiettivo difficilissimo. Vogliamo avere, però, zero rimorsi e zero rimpianti”.
“Il mio stato d’animo è quello di una persona che viene dalla gavetta e che si è fatto un bel sedere, non ho paura – prosegue – Mio padre mi ha insegnato di affrontare tutte le difficoltà, la paura nel mio DNA non esiste. Io sono abituato nella mia piccola esperienza a voler superare le difficoltà. Sono curioso di vedere la squadra il 6 agosto cosa è in grado di fare contro un avversario che lo scorso anno ha fatto un campionato molto positivo. Essendo una squadra di categoria inferiore verrà ben figurare. Noi vogliamo far bene in Coppa Italia, ma il nostro obiettivo è il campionato. Questo, però, non deve essere un alibi”.
Testa alla Virtus Francavilla, ma con qualche piccolo problema di formazione: “Dal punto di vista dei giocatori, tutti vengono trattati alla stessa maniera – esordisce Tedino – Rispoli è un giocatore che se sta bene ed ha voglia di far bene lo tengo in considerazione. Poi ci sono delle difficoltà dal punto di vista muscolare e fisico, ieri ha avuto un problema al polpaccio. Oggi vedremo, così come per Embalo, Bentivegna, Morganella e Balogh. Ci saranno dei lavori differenziati per farli arrivare ad un livello soddisfacente. In attacco abbiamo anche provato qualche alternativa al tridente con Coronado, Nestorovski e Trajkovski”. Tanto lavoro fatto, invece, con i nuovi arrivati: “Bellusci e Dawidowicz sono leggermente indietro a livello di preparazione. Murawski sta molto bene, mentre Szyminski ha già giocato in campionato. Proseguiamo il nostro lavoro, abbiamo lavorato molto sulla fase di non possesso”.
Tanti palermitani con cui deve fare i conti Tedino, tutti giocatori che tiene in considerazione: “Sono contento di avere a che fare con ragazzi che hanno tanta voglia ed hanno a cuore il futuro di questa città.Sono dei ragazzi che tengo già in grande considerazione e, essendo giovani, non hanno le qualità per imporsi sotto l’aspetto morale e di personalità, ma hanno dentro quel fuoco che sistematicamente mi mette in difficoltà. Sono tutti ragazzi che hanno margini di crescita, da Lo Faso a La Gumina. Fiordilino è un ragazzo che stimo dai tempi di Cosenza, adesso sta facendo un salto di qualità incredibile sotto il piano della cattiveria agonistica, lo considero un po’ – in termini cestistici – il sesto uomo. Accardi, invece, è un ragazzo con grande professionalità e con una mentalità che mi ha conquistato. Li tengo tutti in grande considerazione. Poi se qualcuno come Pirrello e Ruggiero se vogliono giocare è diverso, anche se hanno un’avvenire assicurato”.
“Petermann ha un calcio da Champions League – prosegue Tedino – ricorda Emerson del Livorno che si è trasformato da centrocampista a difensore centrale. Sta mettendo tanto a disposizione della squadra, per me ha un calcio alla Mihajlovic. È uno che sa far partire la squadra dal basso, stiamo facendo un percorso di un certo tipo”.
Quel che fa tenere alta l’attenzione di Tedino, però, è il mercato con diversi pezzi pregiati come Rispoli che sembrano con le valigie in mano: “Se il mercato finisse oggi sarei contento. Non sono preoccupato se va via o meno un giocatore, non mi preoccupa questo. Sono spaventato – e parlo in generale – del fatto che nello spogliatoio si forma un certo tipo di empatia e perdere due giocatori porta dello scompenso. Non sono, però, preoccupato anche perché ho uno staff di persone qualificate. Di questo sono enormemente felice perché con qualche giocatore sembra già che ci conosciamo da molto. Ci sono dei giocatori in uscita, il direttore parlerà con i giocatori per cercare le soluzioni migliori”.
Chiosa finale di Tedino sul pubblico che domani sarà presente al Barbera: “I tifosi assenti sono solo delle alibi. A me dispiace molto, uno arriva qui e sa che c’è una tifoseria stratosferica: lo sanno in tutta Europa. Quei pochi che verranno spero cerchino di supportare la squadra e questi ragazzi che si stanno allenando fuori con 40 gradi”.
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05 Agosto 2017, 18:02