Telecolor, i sindacati accusano: |”Regione siciliana latitante”

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05 Novembre 2013, 18:11

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CATANIA -Il crollo della pubblicità tra le cause dei licenziamenti di Telecolor. E’ quanto avrebbe affermato l’azienda alle organizzazioni sindacali di categoria in occasione dell’incontro dello scorso 4 novembre. Una giustificazione che, chiaramente, non basta ai sindacati che, pur consapevoli della pesante crisi del settore aggravata dei costi che le emittenti hanno dovuto sostenere per l’ammodernamento degli impianti con il passaggio digitale terrestre – e che non sono stati sostenuti, così come è invece avvenuto in quasi tutte le altre regioni d’Italia attraverso una legge regionale di settore – hanno chiesto a Telecolor di recedere dai licenziamenti e di esaminare congiuntamente la possibilità di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti.

“A questo punto però – spiegano i segretari generali provinciali Davide Foti (SLC CGIL) e Antonio D’Amico (FISTEL CISL) – è ancora più evidente la latitanza delle istituzioni regionali che non stanno dimostrando un reale interesse per il mondo dell’informazione. I disegni di legge sull’editoria – aggiungono i segretari – andavano discussi già da prima che la crisi esplodesse. Noi abbiamo più volte suonato il campanello d’allarme e ciò nel silenzio più assordante di chi avrebbe dovuto sostenere, attraverso misure adeguate, la libertà ed il pluralismo dell’informazione. Oggi la crisi di Telecolor, storica emittente catanese, riporta alla ribalta il dramma delle tante aziende del settore che quotidianamente dismettono la loro attività ed il danno all’intero sistema dell’informazione ed agli occupati rischia di essere non più recuperabile”.

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05 Novembre 2013, 18:11

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