13 Ottobre 2021, 19:50
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TORINO – Il Tribunale di Torino ha assolto una giovane insegnante di potenziamento di una scuola media dall’accusa di non avere impedito atti di bullismo in classe. La sentenza è stata pronunciata oggi.
La donna rispondeva di concorso in atti persecutori perché, secondo l’accusa, aveva l’obbligo giuridico di vigilare e intervenire. La procura aveva chiesto un anno e sei mesi di reclusione. La soluzione è stata pronunciata perché “il fatto non sussiste”. La vicenda risale al 2015/16 ed emerse alla fine dell’anno scolastico quando alcuni allievi ne parlarono in un tema.
L’autore delle vessazioni era un alunno che prendeva di mira, in particolare, un ragazzino disabile in una saletta appartata: avendo meno di 14 anni non era imputabile, ma in seguito ha chiesto scusa ammettendo di avere fatto “cose orribili”.
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13 Ottobre 2021, 19:50