17 Gennaio 2018, 18:57
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CALTAGIRONE – Levata di scudi a Caltagirone del direttivo di Forza Italia e dei consiglieri comunali del partito forzista. I rappresentanti del partito più votato alle passate amministrative dicono no e lo fanno in maniera congiunta alle nomine “calate dall’alto” di probabili candidati alla Camera ed al Senato non concertati con il territorio. La presa di posizione del partito, a Caltagirone, fa da eco alle passate dichiarazioni dell’assessore Regionale ed esponente di spicco del partito di Forza Italia Marco Falcone, che nelle scorse settimane aveva dato il proprio niet a candidature di esponenti politici provenienti da altri schieramenti politici. Non risparmiano parole forti i forzisti di Caltagirone che, nel definire mortificante e offensiva per il territorio e la dirigenza locale ogni forma di candidatura imposta, si scaglia a muso duro contro “traditori, traffichini e saltimbanchi dell’ultima ora”.
La dichiarazione del vicesindaco di Caltagirone e commissario comunale di Forza Italia a Caltagirone a firma congiunta con i consiglieri Luca Di Stefano, Francesco Incarbone e Antonio Montemagno non lascia spazio ad interpretazioni.
“Dopo aver avuto notizia di alcuni nomi che in questi giorni iniziano a trapelare circa probabili candidature sul territorio del calatino, sembra che ce ne siano diversi che nel corso di questi 5 anni hanno tradito sia il partito che Berlusconi sostenendo per questi lunghi anni un governo di sinistra. Se così sarà sono certo che molti elettori di Forza Italia non voteranno il nostro partito”. E ancora.
“Concordiamo con le dichiarazioni dell’assessore Marco Falcone che si è schierato contro la candidatura dell’assessore comunale della giunta Bianco in Forza Italia. Pretendiamo coerenza. Si abbia il coraggio di puntare su nuove classi dirigenti mettendo da parte i soliti nomi che siedono sugli scranni del Parlamento oramai da troppi anni. Si deve puntare su chi da anni ha dimostrato impegno nel partito e coerenza. Ogni altro gioco è stato dallo stesso Presidente Berlusconi ampliamente ammonito quando ha detto che nessuno sarebbe stato candidato in Forza Italia dopo aver sostenuto governi di sinistra.”
La direzione locale scalpita in queste settimane cercando di monetizzare i risultati ottenuti nelle ultime tornate elettorali. Caltagirone e i suoi partiti di maggioranza da qualche tempo non riescono ad esprimere candidature in posizioni utili all’elezione al Parlamento. Un difetto di rappresentanza che in questi anni ha danneggiato gli stessi partiti a livello locale che oggi vorrebbero a destra come a sinistra vedere legittimata l’attività di contenimento del voto di protesta, ottenendo candidature di propri esponenti per favorire sul territorio classi dirigenti sempre meno valorizzate sul piano nazionale.
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17 Gennaio 2018, 18:57