17 Febbraio 2014, 11:35
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MAZZARINO (CALTANISSETTA) – Confessa al marito, al culmine di una furibonda lite, che quella bambina partorita dieci mesi prima non era sua figlia. Così una donna di 43 anni di Mazzarino, nell’entroterra Nisseno, torna dal padre naturale della figlioletta e dopo avere litigato anche con quest’ultimo che non accettava l’improvvisa notizia di essere papà, decide di uccidere sua figlia e poi suicidarsi. Un folle gesto bloccato dai carabinieri della stazione di Mazzarino, intervenuti in tempo, prima che si consumasse la tragedia. È successo ieri, poco dopo le diciotto, in contrada Madonna delle Grazie.
La donna infatti, madre di un diciassettenne avuto da un altro precedente matrimonio, dopo l’ennesimo furioso litigio col padre naturale della bambina aveva deciso di ritornare a casa dal marito, un operaio di 47 anni, che invece l’ha nuovamente respinta non riuscendo ad accettare che quella bambina che aveva visto crescere per dieci mesi non fosse sua figlia. Una decisione per cui la donna non riusciva a darsi pace. Per queste ragioni, colta da un raptus di follia, ha pianificato di uccidere prima la figlioletta, che nessuno dei due uomini voleva crescere, e poi suicidarsi. Scappata di casa ha iniziato a girovagare in lacrime e in preda alla disperazione: con la bimba in braccio ha raggiunto un’area urbana, poco distante dall’abitazione in cui viveva con l’uomo, in cui si trovano dei pozzi per le acque fognarie.
Una folle corsa che non è passata inosservata agli occhi dei vicini; pur non potendo immaginare cosa la donna avesse in mente, hanno comunque avvertito i carabinieri ferendo di una donna in stato confusionale che si aggirava disperata nell’isolato. Intercettata la 43enne, i militari, comprese le sue intenzioni, sono riusciti a dissuadere la donna e a farsi consegnare la piccola, anche con l’aiuto del suo padre naturale, riuscito a dissuadere la donna dal folle gesto. Immobilizzata e ammanettata, la donna, che pare non abbia mai sofferto di problemi psichici, è stata sottoposta ai domiciliari con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Nel suo passato solo burrascose liti con il marito ed un tradimento dal quale era nata la piccola, ora affidata ad una comunità specializzata della provincia di Caltanissetta.
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17 Febbraio 2014, 11:35