"Tentata concussione allo Iacp": assolti Falcone e Milazzo

“Tentata concussione allo Iacp”: assolti Falcone e Milazzo

La decisione della terza sezione del tribunale di Palermo

PALERMO – Cade l’accusa di tentata concussione. La terza sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Fabrizio La Cascia, ha assolto con la formula ‘perché il fatto non sussiste’ Marco Falcone e Giuseppe Milazzo. La Procura aveva chiesto la condanna a quattro anni e mezzo ciascuno di carcere.

Tentata concussione, assolti Falcone e Milazzo

Marco Falcone, ex assessore regionale di Forza Italia oggi siede al Parlamento europeo. Giuseppe Milazzo, dopo un passato in Forza Italia, oggi è parlamentare europeo e capogruppo dei Fratelli d’Italia al comune di Palermo.

La Procura contestava il reato di tentata concussione in una vicenda legata all’Istituto autonomo case popolari di Palermo.

Secondo l’accusa, Milazzo avrebbe fatto pressioni nei confronti di Falcone per sostituire alla guida dello Iacp Calogero Belingheri, col quale avrebbe avuto contrasti su alcuni affidamenti di beni immobili pubblici. Al suo posto avrebbe indicato Ferruccio Ferruggia, poi nominato commissario dell’istituto.

Sarebbe stato l’atto finale di uno scontro nato nei mesi precedenti. Falcone, sollecitato da Milazzo, nel 2018, quando era assessore alle Infrastrutture della Regione, avrebbe chiamato il commissario ad acta Belingheri per chiedergli di assegnargli il ruolo di responsabile della segreteria Iacp a Giuseppe Piazza, cognato di Milazzo. In realtà la segreteria non fu mai costituita.

Falcone disse a Belingheri: “Non mi devi fare litigare con nessuno. Giuseppe Piazza deve essere il tuo primo impegno. Mi stai capendo? Chiddu è il cognato”. Un incarico che però non si concretizzò.

“Ho chiesto informazioni perché mi sembrava una penalizzazione non nominarlo. Mai il tono delle mie parole fu minaccioso – spiegò Falcone in aula -. Dissi solo in quella telefonata che avremmo dovuto rimuovere ogni incomprensione”

I pm sequestrarono lo smartphone di Milazzo ed estrapolaromo sms, mail e telefonate delle presunte pressioni esercitate sull’assessore.

Agli atti del processo non sono state acquisite le intercettazioni delle conversazioni dirette tra Milazzo e Falcone. La difesa si era opposta trattandosi di intercettazioni di un altro procedimento. Come ha stabilito una sentenza della Cassazione non potevano essere utilizzate. Ed è proprio in queste conversazioni che, secondo l’accusa, ci sarebbe stata la prova della tentata concussione da parte di Milazzo.

Gli avvocati Raffaele Bonsignore e Laura Biondo per Falcone, Lillo Fiorello e Roberto Mangano per Milazzo hanno sempre contestato nel merito l’accusa. Non ci sarebbe stato alcun tentativo di condizionare le scelte all’interno dello Iacp.

Falcone: “Ho atteso con fiducia verdetto magistrati”

“In questi anni ho atteso la sentenza con serenità, consapevole delle mie ragioni e confidando nel lavoro del collegio giudicante. La piena assoluzione odierna conferma come i fatti contestati non sussistessero. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e rispetto per il suo corso, di fronte a un’accusa che oggi viene definitivamente chiarita e dissolta. Ringrazio i magistrati di Palermo per il lavoro svolto”. Lo dichiara l’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone.

“Ringrazio chi mi è stato vicino in questi anni – prosegue l’eurodeputato Falcone – la mia famiglia e i tanti amici che mi hanno manifestato prima, e in queste ore, moltissimo affetto. Esprimo inoltre gratitudine per l’eccellente lavoro svolto agli avvocati Bonsignore e Biondo. Proseguirò con rinnovata serenità nel mio impegno politico e istituzionale, come sempre al servizio della Sicilia e dell’Italia”, conclude Falcone.


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