08 Gennaio 2025, 13:17
2 min di lettura
CATANIA – Tentato omicidio: con questa accusa un uomo di 73 anni di Licodia Eubea è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Caltagirone, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo avrebbe provato a uccidere un 64enne. Lo comunica il Comando provinciale di Catania.
I fatti che hanno dato luogo all’emissione del provvedimento risalgono alla mattina del 24 ottobre scorso, quando a Licodia Eubea, in una villa di contrada San Cono, il 64enne, recentemente trasferitosi con la famiglia da Malta in Sicilia, sarebbe stato ferito alla schiena, alla spalla sinistra e al braccio sinistro da due colpi di arma da fuoco, presumibilmente un fucile, non ancora rinvenuto.
I carabinieri hanno soccorso la vittima, che ancora cosciente ha riferito agli investigatori il nome del presunto aggressore. Trasportato in codice rosso dal personale del “118” presso l’ospedale civile di Caltagirone, l’uomo è stato curato per lesioni multiple da arma da fuoco dorso-lombari e agli arti superiori e successivamente dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il movente dell’aggressione sarebbe da ricondurre a una lunga disputa giudiziaria, legata alla proprietà della villa in cui si è svolto il fatto.
L’indagato, infatti, già custode della villa per conto dei precedenti proprietari, avrebbe tentato di rivendicarne il possesso attraverso una causa legale civile, conclusasi però a suo sfavore. Quando perciò, la vittima avrebbe deciso di trasferirsi nella villa, lo scorso agosto, il 73enne avrebbe deciso di farsi giustizia da solo eliminando il rivale.
Le indagini, portate avanti dai militari dell’Arma, hanno consentito di riscontrare tale ipotesi investigativa. L’aggressore, bracciante agricolo e censurato, si è reso irreperibile subito dopo il fatto, facendo così scattare le sue ricerche.
I militari della Compagnia carabinieri di Caltagirone, supportati anche dai colleghi dello squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno dunque battuto palmo a palmo il territorio, ritrovando, dopo poco, l’auto adoperata per la fuga, nella quale il 73enne aveva anche dimenticato il telefono cellulare.
Gli accertamenti tecnici effettuati poi sul telefono hanno permesso agli investigatori di accertare che effettivamente, al momento dell’aggressione, il 73enne si trovava presso la villa della vittima.
Acquisiti tutti gli elementi di prova, compendiati all’Autorità Giudiziaria, la Procura di Caltagirone ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del ricercato che, nel giro di qualche giorno, è stato rintracciato e, dunque, arrestato dai Carabinieri.
Pubblicato il
08 Gennaio 2025, 13:17