27 Luglio 2015, 20:44
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PALERMO – Colpo di scena a Sala delle Lapidi, dove Teresa Piccione del Pd ha rassegnato le sue dimissioni. La Piccione, ex capogruppo dei democratici, eletta alla Camera dei Deputati nel 2013, lo ha annunciato questa sera a inizio di seduta.
“Annuncio le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Palermo – ha detto la deputata – si sono verificate le condizioni perché giungesse a maturazione un processo a lungo meditato e controverso affinché io dismetta questo ruolo. La prima condizione è relativa a una implementazione dell’impegno parlamentare: al giro di boa di due anni e mezzo di legislatura sono stata confermata componente della commissione Affari Sociali della Camera, della commissione Affari Costituzionali, la più impegnativa ma a me la più cara per il futuro della democrazia, e mantengo la carica di componente della giunta per le elezioni. Si è verificata un’altra condizione tutta interna al Pd, ma per me non secondaria: con l’annullamento di ogni deliberazione degli organismi territoriali da parte della commissione di garanzia del mio partito, sono stati ripristinati l’equilibrio e il rispetto delle regole del Pd al quale mi onoro di appartenere e che ho contribuito a fondare con le mie cariche e il mio impegno. Lascio questo consiglio comunale ma non lascio né la politica cittadina, né Palermo, città nella quale sono nata e che amo profondamente. Una perla del Mediterraneo che non ho smesso di sognare più bella e accogliente, lo devo ai palermitani e a quelli che mi hanno sostenuto con consenso e amicizia”.
“Credo di essere stata utile nella mia veste di parlamentazione nazionale e consigliere comunale, senza oneri per le casse comunali visto che non percepisco alcun gettone dal comune da quando sono stata eletta alla Camera – ha continuato la Piccione – rimango disponibile per questo consiglio e per questa amministrazione a ogni forma di collaborazione nell’interesse di Palermo. Ringrazio il presidente e i colleghi capigruppo, i colleghi consiglieri cui va il mio apprezzamento e la mia stima, in particolar modo quelli della Prima commissione consiliare, grazie al gruppo del Pd che mi ha sempre sostenuta e con il quale abbiamo condiviso tante scelte e grazie al personale. Un caro e rispettoso saluto al sindaco e alla sua giunta. Infine un augurio: che da questa sala, in cui hanno seduto tante personalità e in cui mio fratello ha svolto 10 anni di lavoro, si possa costruire una politica alta che, senza dimenticare le urgenze, continui a coltivare l’utopia del sogno di una città dell’uomo”.
Al termine del breve discorso, l’Aula in piedi ha tributato un lungo applauso all’ex consigliere. Tutti i gruppi hanno poi manifestato apprezzamento per il lavoro della deputata. Al posto della Piccione subentra il primo dei non eletti del Pd Salvo Alotta.
LA NOTA DI TERESA PICCIONE
“Mi sono dimessa dalla carica di consigliere comunale di Palermo perché si sono verificate due condizioni: il lavoro parlamentare e’ via via cresciuto con la mia riconferma nella I Commissione Affari Costituzionali e nella XII Commissione Affari sociali nonché nella Giunta per le elezioni ma anche perché la commissione nazionale di garanzia del Partito democratico, accogliendo la mia impugnativa, ha annullato le deliberazioni degli organismi locali ripristinando le condizioni di equilibrio e rispetto delle regole statutarie del Pd. Ritengo quest’atto sostanziale. Non può esistere infatti una politica fuori dalle regole che un Partito si è date. Fuori dalle regole non c’è politica ma solo arroganza. Mi spiace che a sostenerlo sia chi quelle regole dovrebbe rispettarle e farle rispettare. Lascio il Consiglio comunale ma non la politica cittadina. Continuerò a lavorare nell’interesse dei cittadini palermitani oltre che dell’intero Paese”.
LE REAZIONI
“Le dimissioni da consigliere comunale dell’onorevole Teresa Piccione sono un atto di serietà istituzionale – dice il capogruppo del Pd in consiglio Rosario Filoramo – il Consiglio Comunale di Palermo perde una validissima personalità politica, sempre vicina con passione ai problemi della città e della sua gente. Ho avuto l’onore di sedere in Consiglio Comunale accanto a due fratelli Piccione, Riccardo e Teresa. Due fratelli, due politici, due galantuomini della politica. Auguro all’onorevole Teresa Piccione il miglior successo politico, consapevole che il suo successo tornerà certamente utile alla nostra città”.
“Ringrazio Teresa Piccione per avere consentito di dare attuazione alla prima parte del documento politico approvato nella direzione provinciale dello scorso 13 aprile – dice il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli – in cui si trattava la questione Piccione come meramente politica, non connessa a regole statutarie e finalizzata ad avere un consigliere comunale in più sempre presente per poter rilanciare l’azione del partito a livello comunale. Circostanza compresa anche dalla commissione di garanzia nel corso della mia audizione. Spiace soltanto che tutto questo si sia dovuto ottenere attraverso un passaggio con il nazionale, cosa che fino alla fine ho tentato di evitare. Comunque adesso pensiamo al futuro”.
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27 Luglio 2015, 20:44