30 Dicembre 2012, 10:43
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TRAPANI – Al termine di un 2012 ricco di soddisfazioni, nonostante la cocente delusione per la finale play off persa contro la Virtus Lanciano, è tempo di bilanci in casa Trapani. Ecco il pagellone di fine anno, con le valutazioni dei principali protagonisti della formazione allenata da Roberto Boscaglia.
Nordi 7. Tra i punti fermi della squadra granata. Qualche passaggio a vuoto che non influisce su un campionato sin qui ad alti livelli.
Rizzi 7. Arrivato in punta di piedi, nonostante un buon curriculum alle spalle, ha sempre risposto presente nei momenti decisivi.
Lo Bue 7. Non era facile confermarsi sui livelli raggiunti nella passata stagione, sin qui la missione è stata portata a termine.
D’Aiello 6,5. Bene anche il centrale ex Torino. Con il trascorrere delle settimane ha acquisito sicurezza e l’intero reparto ne ha tratto giovamento.
Filippi 7. Esperienza, temperamento e carisma al servizio del gruppo, nonostante spesso parta dalla panchina. Il capitano rimane un emblema del Trapani di Boscaglia.
Pagliarulo 6,5. Tra i leader della difesa, disputa una prima parte di stagione su buoni livelli.
Caccetta 7,5. Nonostante l’interessamento di alcuni club di A, Chievo in primis, è rimasto fedele alla causa granata. Sempre tra i migliori, il suo fosforo costituisce una risorsa imprescindibile per alimentare i sogni dei tifosi trapanesi.
Spinelli 6,5. Dopo un inizio un po’ in sordina, l’ex Siracusa si è conquistato i galloni da titolare a suon di buone prestazioni.
Tedesco 6,5. Altro maestro d’esperienza, mette a disposizione dei compagni sapienza tattica e carisma. Quando è in campo la sua presenza si fa sentire.
Basso 6,5. L’esterno che il Trapani cercava da un po’, peraltro abile anche sui calci piazzati. Bene anche lui.
Pirrone 6. Sufficienza di stima per uno dei leader della passata stagione. Sin qui ha trovato poco spazio, ma ha le qualità per tornare protagonista.
Abate 8. Lo scorso anno otto gol in una stagione, quest’anno è già a quota sette a metà campionato. Fondamentale, inoltre, il lavoro sporco in fase di non possesso e la capacità di aiutare la squadra nella costruzione della manovra.
Madonia 7,5. Sempre tra i migliori. E’ il valore aggiunto della compagine di Boscaglia, l’uomo in grado di dipanare la matassa nelle situazioni più complicate.
Mancosu 7. Che sia Prima o Seconda Divisione, lui i gol li ha sempre fatti. E anche nella sua esperienza in granata si sta confermando uomo d’area di rigore.
Boscaglia: 7,5. L’esperienza della finale play off perduta in malo modo lo ha fortificato. Per i calciatori è un pilastro, un totem, un punto di riferimento in campo così come negli spogliatoi. Se il sogno Trapani è ancora in piedi il merito è anche suo.
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30 Dicembre 2012, 10:43