05 Agosto 2015, 20:14
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PALERMO – Le prestigiose sale della pinacoteca di Villa Zito, patrimonio della Fondazione Sicilia, hanno ospitato l’ultimo ciak di Erba Celeste, un film scritto e diretto da Valentina Gebbia, interamente autoprodotto e sostenuto dal prezioso aiuto di sponsor e del crowfunding.
Tratto dal romanzo omonimo della scrittrice e regista palermitana, Erba Celeste racconta con toni da fiaba la storia di Amaranto, un uomo eccentrico e deluso dall’amore, e di Celeste, un’anziana musicista malata di cancro. Ospite di una residenza per artisti, Celeste affronta la sua malattia con grande positività. Rinunciando alle terapie ufficiali, si affida a cure naturali e all’uso terapeutico della cannabis, senza rinunciare a quella che considera la medicina principale: l’amore e la condivisione. Grazie all’amicizia con Celeste e alla conoscenza degli altri ospiti della casa di riposo (un luogo che nasconde dei segreti che tingeranno di giallo la trama del film), Amaranto subirà un intenso mutamento interiore.
Il film affronta con sguardo sereno e con “profonda leggerezza” alcuni temi scottanti: la terza età, il suo abbandono e la speculazione troppe volte perpetrata ai danni dei deboli; la solitudine che può essere combattuta con la tenerezza e il sorriso; e soprattutto la nuova frontiera della medicina naturale, contrapposta alla terapie spesso invasive della medicina ufficiale.
Il cast riserva delle sorprese. Accanto a Daniela Giordano – Miss Italia nel ’66, attrice di decine di film negli anni ’70, che ritorna sulle scene per amore di Erba Celeste -, Giuseppe Santostefano, Fabio Gagliardi, Giuseppe Battiloro e Roberta Murgia – già apprezzata protagonista di Ore diciotto in punto -, vi sono personaggi noti del panorama culturale palermitano come Pippo Montedoro e la stessa Valentina Gebbia nei panni della dolce e coraggiosa Celeste. Spicca la prova attoriale della rivelazione Daniele Musso, un convincente Amaranto, capace di trascinare lo spettatore all’interno delle sue silenziose inquietudini e alla sua progressiva trasformazione. Il film, oltre a riunire molti professionisti siciliani, ha dato la possibilità a tanti ragazzi che sognano e studiano la Settima arte di sperimentare i mestieri del cinema: un folto gruppo di giovani ha infatti costituito il fulcro di questa splendida e corale esperienza, intrisa di forte passione. Passione che si evince anche dalle musiche della colonna sonora, composta da Fabrizio Fortunato, con l’inserimento di brani jazz originali in dialetto siciliano interpretati da una splendida Laura Lala.
Erba Celeste è inoltre un tributo, fortemente voluto dalla sua palermitanissima autrice, al capoluogo siculo, scelto per ospitare le diverse location della vicenda. Pur non essendo protagonista della storia, che è così universale da poter esser ambientata ovunque, Palermo ha dato al film la sua migliore luce, l’atmosfera di gioia e colore, mostrando alcuni dei suoi gioielli, spesso poco conosciuti: lo splendido edificio ottocentesco dell’Hotel Palazzo Brunaccini, la preziosa galleria di Villa Zito, il caratteristico baglio Dolci nel cuore della Zisa, e molti altri.
La regista Valentina Gebbia non è nuova a questo tipo di esperienze: oltre a una lunga carriera come scrittrice (ricordiamo la saga della famiglia Mangiaracina, scapestrati investigatori nostrani che sono arrivati alla loro quinta indagine nell’ultimo romanzo Acquasanta), ha già alle spalle molte esperienze nell’ambito cinematografico e una produzione indipendente con Ore diciotto in punto di Giuseppe Gigliorosso, altra pellicola autoprodotta per la quale ha collaborato come autrice e attrice, che lo scorso anno è arrivata nelle sale nazionali raccogliendo ampio consenso da parte del pubblico e partecipando a festival internazionali come quelli di Taormina e Pechino.
Non resta, quindi, che aspettare l’uscita di questo nuovo film, che punta ad approdare al Sundance Film Festival e ad altre prestigiose competizioni, augurandosi che il lavoro delle maestranze siciliane e l’attualità della storia conquistino soprattutto il cuore degli spettatori.
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05 Agosto 2015, 20:14