Termini, Blutec conferma il piano | Crocetta: “Nel 2016 le assunzioni”

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29 Settembre 2015, 16:36

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ROMA – Blutec conferma il piano industriale per il rilancio del sito di Termini Imerese che prevede come primo step la produzione di componentistica per l’industria automotive. Lo comunica il ministero dello Sviluppo economico nel giorno in cui a Roma si è tenuto un vertice sulla vicenda dell’ex stabilimento Fiat. L’azienda, secondo quanto recita la nota del ministero, ha inoltre annunciato di avere presentato ad INVITALIA “la necessaria documentazione che attesta la disponibilità finanziaria a sostegno degli investimenti previsti”. Il ministero del Lavoro ha chiarito che è in corso l’iter burocratico per il riconoscimento del pagamento della Cassa integrazione ai lavoratori.

Al tavolo presieduto dal ministro Federica Guidi hanno partecipato il sottosegretario al ministero del Lavoro Teresa Bellanova, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, i rappresentanti delle istituzioni locali, dei sindacati, dell’azienda e INVITALIA. Quest’ultima ha precisato di aver ricevuto da un primario istituto di credito europeo la disponibilità a concedere a Blutec un finanziamento a copertura del fabbisogno di capitale per investimenti e per l’attività corrente.

Fatte le ultime verifiche , il Cda di INVITALIA sarà chiamato a breve a deliberare l’approvazione del contratto di sviluppo e il conseguente finanziamento a favore di Blutec. “Stiamo cercando di dare concretezza ad un progetto importante. L’operazione è complessa e ha come fulcro Termini Imerese ma va inserita in un contesto più ampio. Siamo fiduciosi che il progetto vada avanti”, ha detto il Ministro Guidi.

Il governatore siciliano parla di “incontro positivo” durante il quale il Ministro Guidi e i rappresentanti della Blutec “hanno confermato il piano di investimenti per l’area di Termini Imerese”. Entro la fine di ottobre – ha comunicato Crocetta – partiranno gli acquisti di alcuni macchinari e, nei primi mesi del 2016, sono previste le prime assunzioni per circa 200-250 lavoratori. Sono circa un centinaio in più rispetto all’accordo del 22 dicembre 2014″. Crocetta ha informato inoltre che al tavolo romano si è discusso anche di ammortizzatori sociali e formazione del personale alla presenza dell’assessore al Lavoro Bruno Caruso. La Regione si occuperà dei costi per la riqualificazione dei lavoratori, mentre per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali si apre un tavolo di confronto su una questione posta da Crocetta, dal sindaco di Termini e dai sindacati dei lavoratori, che punta alle garanzie oltre che per il diretto anche per l’indotto.

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“Blutec e il ministro Guidi ci hanno confermato l’impegno per il piano industriale di Termini Imerese, e per la proroga della cassa integrazione fino al 31 dicembre, ribadendo l’importanza del progetto per reinserire al lavoro gli ex operai Fiat e l’indotto, nonostante qualche difficoltà che ritengono superata”. Ad affermarlo al termine dell’incontro sul progetto Blutec per Termini Imerese che si è tenuto a Roma fra Fim Fiom e Uilm, Mise , Regione siciliana, sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo componente di segreteria. La Blutec al tavolo ha dunque confermato la fase della componentistica, la mappature delle professionalità da utilizzare nello stabilimento e l’impegno ad anticipare le somme per la cigs in caso di ritardi. Invitalia da parte sua, ha fatto sapere che la società ha versato ulteriori 11 milioni di euro, più una garanzia di una banca europea per giungere ai 24 milioni da versare per la ricapitalizzazione. Gli ispettori di Invitalia valuteranno il piano e le garanzie finanziarie entro il 15 ottobre. “E’ chiaramente positivo se il progetto effettivamente andrà avanti e la cig verrà rinnovata, ora attendiamo le ulteriori verifiche di Invitalia e ci auguriamo di poter sgomberare del tutto il campo dai dubbi e dalle incertezze”. Entro il 2016 dovrebbero essere reinseriti i primi 250 operai, per l’indotto “abbiamo chiesto garanzie – aggiungono Guercio e Scavuzzo – prima di tutto con gli ammortizzatori sociali, la Regione può intervenire all’interno delle sue prerogative usando parte delle somme destinate agli ammortizzatori per emergenze specifiche come questa”. Il Mise ha annunciato un nuovo tavolo dopo il 15 ottobre, intanto la formazione per le nuove attività lavorative degli operai che hanno già finito i colloqui, dovrebbe essere avviata i primi di novembre. Entro quest’anno, inoltre, Blutec dovrà adeguare l’impianto di Termini Imerese per avviare le attività, come chiesto dal Mise. “Abbiamo chiesto un maggiore coinvolgimento delle parti sociali negli step del progetto industriale per evitare di essere travolti da indiscrezioni allarmanti”. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude “auspichiamo sia la volta buona, che il progetto cioè possa prendere il via senza ulteriori intoppi, rinvii e ritardi. I lavoratori vogliono tempi certi sul rientro in fabbrica, ci auguriamo giungano al prossimo incontro. Solleciteremo sempre inoltre le garanzie anche per l’indotto ormai in sofferenza e senza ammortizzatori da troppo tempo”.

Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo: “Dall’incontro tenutosi oggi presso il Ministero dello Sviluppo economico, emerge che Blutec va avanti nel piano di reindustrializzazione di Termini Imerese, a dispetto delle voci che si erano rincorse negli ultimi giorni, ma i ritardi nella realizzazione del progetto provocano forte preoccupazione. A ciò si aggiungono alcuni dubbi sulle potenziali ricadute negative delle novità del Jobs Act in termini di complessiva riduzione degli ammortizzatori sociali disponibili, dubbi che come Uilm abbiamo chiesto al Ministero del lavoro di fugare”.

“Più in particolare, Blutec ha cercato di offrire rassicurazioni, puntualizzando di aver già versato una parte del capitale sociale dovuto e di avere i mezzi finanziari necessari a versare il resto, nonché chiarendo di aver già contattato i fornitori e di essere in procinto di avviare le attività propedeutiche all’avvio della produzione. Tuttavia il ritardo accumulato è oggettivo. Blutec si è anche detta disponibile ad anticipare il trattamento di cassa integrazione per il prossimo mese, ove ve ne fosse bisogno nelle more della concessione del relativo decreto”. “La Uilm ha anche chiesto di chiarire in modo definitivo ed ufficiale alcuni possibili dubbi interpretativi sul Jobs Act e sulle ricadute negative che questo potrebbe avere sulla vertenza di Termini Imerese, nella misura in cui prevede una generale riduzione delle ipotesi di ricorso e delle durate massime degli ammortizzatori sociali. Le questioni poste sono due: innanzitutto il Jobs Act riduce la durata massima possibile della cassa integrazione per ristrutturazione a 24 mesi e vorremmo la certezza che l’accordo di Termini, in caso di bisogno, possa beneficiare del vecchio limite più lungo di 48 mesi; è inoltre assai dubbia perfino la possibilità di ricevere la indennità di disoccupazione alla fine del periodo di cassa, poiché ora la legge richiede come requisito di accesso almeno trenta giorni di lavoro effettivo nell’ultimo anno, e ciò priverebbe i lavoratori di qualsiasi paracadute in caso di esito infausto; tali novità introdotte dal Jobs Act ci preoccupano soprattutto in ragione del fatto che l’avvio della attività produttiva continua ad accumulare ritardi”. “Per quanto riguarda gli altri progetti di reindustrializzazione, come Mossi-Ghisolfi o Landi, che avrebbero dovuto offrire opportunità ai colleghi provenienti dalle imprese dell’indotto, purtroppo né il Ministero né la Regione sono stati in grado di fornire alcuna notizia”. “Il Governo ha commesso un errore nel dare già per risolta la vertenza di Termini Imerese, poiché in realtà molto lavoro è ancora da fare ed anzi le novità del Jobs Act potrebbero rendere il percorso ancora più difficile e duro per i lavoratori. Il fatto che il piano vada avanti, a dispetto delle voci degli scorsi mesi, è di per sé positivo, ma le cose potranno considerarsi almeno in parte sbloccate, solo se il Contratto di Sviluppo sarà effettivamente firmato entro il 15 ottobre, come oggi ci è stato promesso a fronte delle nostre richieste”.

E’ “necessario dare concretezza all’operazione, seppur complicata, di reindustrializzazione dell’area di Termini Imerese, dando piena applicazione, senza ulteriori ritardi, agli impegni e agli accordi sottoscritti a tutti i livelli”. E’ quanto affermano il responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, Michele De Palma, e il segretario generale della Fiom Sicilia, Roberto Mastrosimone, in una nota, dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico. “Da questo punto di vista – proseguono – la partenza del contratto di sviluppo potrebbe attrarre ulteriori investimenti nell’area e offrire ulteriori soluzioni occupazionali”. Il 22 dicembre scorso “con la sottoscrizione dell’accordo, le organizzazioni sindacali si sono assunte la responsabilità e sono impegnate a ricollocare sia i lavoratori degli stabilimenti ex-Fiat che quelli delle aziende dell’indotto”, concludono.

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29 Settembre 2015, 16:36

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