22 Gennaio 2010, 10:02
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“Da qui scendiamo con la certezza di avere il lavoro oppure dentro le bare”. Lo dice Antonio Tarantino, uno dei 15 lavoratori della Delivery email, che hanno trascorso la terza notte consecutiva sopra il capannone della Fiat di Termini Imerese. L’azienda ha inviato ai 18 lavoratori le lettere di licenziamento dopo che la Fiat ha deciso di riassorbire le attività di pulizia dei cassoni, finora assegnate in appalto alla ditta. “Nonostante la pioggia e il freddo andiamo avanti uniti – aggiunge Tarantino – Siamo imbottiti di medicinali, le famiglie sono preoccupate per la nostra salute ma non abbiamo alternative. Proseguiamo con la lotta”. I sindacati stanno cercando di aprire una trattativa con la Fiat per trovare una soluzione. Michele Balsamo, l’operaio che ieri si è sentito male ed è stato trasportato in ospedale, ha telefonato ai colleghi di lavoro, assicurando loro che non appena starà meglio tornerà sul tetto della fabbrica.
Malore di un altro operaio
Uno dei 15 lavoratori della Delivery email saliti sul tetto del capannone della Fiat a Termini Imerese si è sentito male. I vigili del fuoco lo stanno soccorrendo assieme agli operatori del 118. Domenico Terrasi ha accusato un forte dolore al petto e ha la pressione alta; l’operaio sarà trasferito nell’ospedale di Termini Imerese, dove si trova un altro lavoratore ricoverato ieri per accertamenti, Michele Balsamo. Altri due manifestanti stanno male ma, al momento, rifiutano di scendere. I lavoratori protestano da quattro giorni dopo che l’azienda ha avviato le procedure di mobilità in seguito alla decisione della Fiat di assorbire le attività di pulizia dei cassoni, finora assegnate in appalto.
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22 Gennaio 2010, 10:02