22 Dicembre 2021, 09:01
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PALERMO – Secondo l’accusa, Piero Alberto Mulè deve essere condannato all’ergastolo per l’omicidio di Paolo La Rosa. Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Daniele Sansone hanno chiesto il carcere a vita al termine della requisitoria davanti alla Corte di Assise.
Fu Mulè ad accoltellare La Rosa, nel febbraio 2020 a Terrasini, all’uscita della discoteca “Millenium”, ma ha sempre detto di avere agito per difendersi.
I familiari di Paolo sono parte civile con l’assistenza degli avvocati Salvatore Palazzolo e Toni Palazzotto. Ammessi come parte civile i Comune di Cinisi e Terrasini e, circostanza molto rara, gli amici di Paolo che tentarono invano di soccorrerlo. Gli avvocati Paolo Grillo e Gaspare Sassano hanno chiesto un risarcimento simbolico di un euro: nulla può compensare il vuoto incolmabile per l’assenza di Paolo.
Si sta celebrando anche un processo di appello per rissa. In primo grado è stato assolto Rosario Namio. Il giudice che rinviò a giudizio Pietro Alberto Mulè stabilì che anche un cugino, Filippo Mulè, deve essere processato per concorso nell’omicidio.
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A gennaio toccherà ala difesa parlare davanti alla Corte.
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22 Dicembre 2021, 09:01