30 Maggio 2017, 06:48
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CATANIA – Terremoto all’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania, ente pubblico partecipato dal Comune che si avvia alla statalizzazione. Gli uomini del comando provinciale guidato da Roberto Manna hanno eseguito 23 arresti, 6 in carcere e 17 ai domiciliari nei confronti di funzionari e dipendenti dell’Istituto Superiore di studi musicali “Vincenzo Bellini” nonché di altri soggetti coinvolti (persone fisiche e giuridiche) esterni all’ente pubblico e un sequestro preventivo per 14milioni di euro. L’indagine, denominata “The Band”, vede il coinvolgimento di 38 persone indagate, a vario titolo, per i reati di peculato continuato, di ricettazione, riciclaggio e di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio. TUTTE LE FOTO DEGLI ARRESTATI.
Tra gli arrestati ci sono anche Giuseppa Agata Carrubba e Fabio Antonio Marco, genitori della consigliera comunale Erika Marco. Sono inoltre coinvolti la sorella e lo zio della consigliera. La Procura sottolinea che Erika Marco è estranea all’indagine.
L’INCHIESTA – L’Istituto Bellini sarebbe stato utilizzato come un bancomat da dipendenti e funzionari, che avrebbero dirottato ben 14milioni di euro verso società di comodo e conti correnti dedicati. Un’indagine complessa, quella della Finanza, portanta avanti dal colonnello Francesco Ruis, che guida il nucleo di polizia Tributaria. Un’indagine che procede da più di un anno, coordinata dal procuratore Capo Carmelo Zuccaro. Ai destinatari delle misure personali e reali sono contestati, a vario titolo, reati di peculato continuato, ricettazione, riciclaggio e di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio connessi alla illecita distrazione e depauperamento di risorse finanziarie dell’Istituto pubblico catanese. L’attività “predatoria” messa a punto da dipendenti infedeli dell’Ente con la complicità di soggetti (persone fisiche e giuridiche) esterni all’Istituto avrebbe seriamente minato la solidità finanziaria dello stesso, sottraendo ingenti risorse economiche.
LE ORIGINI DELL’INCHIESTA – La magistratura contesta i reati che sarebbero stati commessi dal 2007 al febbraio 2016. A fare scattare le indagini sono state le denunce dell’ex direttrice Sara Leonardi e l’esposto firmato dall’allora presidente del Cda dell’Istituto Bellini Guido Ziccone.
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I 38 INDAGATI – Giuseppe Agata Carruba, Lea Marino, Vita Marina Motta, Paolo Di Costa Maria Francesca Romano, Elisa Loredana Sciacca, Roberto Vito Claudio Russo, Fabio Antonio Marco, Roberta Marco, Francesco Marco, Placido Anastasi, Giuseppe Anastasi, Angela Labruna, Natale D’Oca, Massimo Lo Rosso, Pasquale Izzo, Sergio Strano, Valentina Piera Mazzarino, Giancarlo Maria Benvenuto Berretta, Vito Enrico Barbuto, Davide Palmisciano, Alfio Platania, Lugi Platania, Marco Platania, Francesca Sanfilippo, Massimo Vecchio, Salvatore Rizzo, Francesco Antonio Nicoloso, Marco Garufi, Salvatore Lombardi, Casimiro Vitale, Antonino Munagò, Gaetano Marzano, Raffaele Carucci, Salvatore Gino Consoli, Daniela Distefano, Alessandra Montesanto, Marina Pirracchio.
GLI ARRESTATI – Tra i coinvolti sono presenti noti colletti bianchi catanesi. Ecco i nomi dei destinatari della misura in carcere: Giuseppa Agata Carrubba, responsabile dell’ufficio di Ragioneria, indagata per peculato; Fabio Antonio Marco, marito della Carrubba, indagato per peculato, ricettazione, riciclaggio, considerato il promotore e l’organizzatore di un’organizzazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; Vita Marina Motta, responsabile della segreteria didattica dell’Istituto fino al maggio 2016, chiamata a rispondere di peculato; Lea Marino, responsabile dell’ufficio del Personale del Bellini fino al maggio 2016, indagata per peculato; Sergio Strano, indagato per plurime ipotesi di riciclaggio, ritenuto dagli inquirenti promotore e organizzatore di un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; Giancarlo Maria Benvenuto Berretta, legale rappresentate di più società che solo apparentemente hanno fornito beni e/o servizi all’Istituto musicale ritenuto concorrente nei reati di riciclaggio e partecipe della presunta associazione a delinquere.
Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti:
Paolo Di Costa e Roberto Vito Claudio Russo, entrambi dipendenti dell’Istituto, indagati per peculato; Vito Enrico Barbuto, Roberta Marco, Valentina Piera Mazzarino, Davide Palmisciano, Francesca Sanfilippo, quali imprenditori concorrenti nei reati di riciclaggio e partecipi di una associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; Massimo Vecchio, Francesco Antonio Nicoloso, Salvatore Rizzo, Marco Garufi, indagati per reati di riciclaggio e di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; Francesco Marco, Alfio Platania, Luigi Platania, Antonio Munagò, Raffaele Carucci, tutti imprenditori indagati per riciclaggio; Massimo Lo Rosso, imprenditore indagato per peculato in concorso, tra gli altri, con la Carrubba.
IL SEQUESTRO – Oltre alle misure restrittive personali, il Gip ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, nei confronti degli indagati “del complessivo profitto criminale pari a oltre 14 milioni di euro”. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania stanno eseguendo accertamenti patrimoniali ed economico-finanziari volti a rintracciare ogni bene che sia nella disponibilità, anche indiretta, della “consorteria criminale”.
L’ISTITUTO – L’Istituto Bellini è uno dei cinque poli di “altissimo perfezionamento” musicale a livello europeo. E’ partecipato dal Comune e si avvia alla statalizzazione. In Italia è quello che ha il maggior numero di studenti: 800.
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30 Maggio 2017, 06:48