Terremoto: “Luke Thomas | l’aveva previsto”

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16 Agosto 2013, 08:40

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PALERMO- Il terremoto che ha scosso questa notte la Sicilia orientale, con 2 eventi ravvicinati di magnitudo 4.1 e 4.2, ha portato alla ribalta il ricercatore Luke Thomas, autore di una previsione in merito ad un forte terremoto di magnitudo 5.2 atteso tra Catania e Messina proprio per il 16 agosto. E sul web ecco il dibattito tra chi lo incorona come “colui che prevede i terremoti” e chi, giustamente più scettico, pone il dubbio e cerca di approfondire l’argomento.

In base alle condizioni meteorologiche, ai profili di temperatura e al riscaldamento per attrito, il ricercatore prevederebbe terremoti a cadenza regolare, emettendo delle percentuali di probabilità sul suo sito. Questi terremoti a volte colpiscono le aree previste, molte altre volte no. Questo la dice lunga non solo sulla difficoltà di una previsione deterministica, ma soprattutto sull’attendibilità della stessa, che noi oseremmo definire una sorta di probabilità remota che un evento possa accadere.

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Effettivamente andando a spulciare le tabelle, è possibile notare aree di previsione molto vaste, con una percentuale di riuscita molto poco attendibile. Secondo la previsione del ricercatore, la notte del 16 un terremoto avrebbe potuto colpire con la stessa percentuale di probabilità le aree comprese tra Catania e Napoli, con un’altissima possibilità sino a Pescara. Secondo altri, tuttavia, avere la giornata del 16 con le percentuali più elevate (su 10 giorni mostrati), evidenzia ugualmente una verità non associabile a coincidenze. Come dire, qualcosa di vero, in fondo, c’è. Siamo di fronte ad una teoria da affinare?

Meteoweb.

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16 Agosto 2013, 08:40

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