05 Febbraio 2013, 20:54
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RAGUSA- L’ex presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, e altri 30 componenti dell’Udc iblea si sono autosospesi dal partito con effetto immediato in polemica col segretario provinciale Pinuccio Lavima che ha azzerato i coordinamenti cittadini della provincia e la conseguente avocazione alla segreteria provinciale di ogni iniziativa politica riguardante il Comune di Ragusa e gli altri enti che vanno al rinnovo amministrativo. L’autosospensione di Antoci desta scalpore perché l’ex presidente della Provincia attualmente ricopre l’incarico del presidente del partito ragusano e arriva qualche giorno prima della visita a Modica del segretario nazionale Pierferdinando Casini. “Le azioni di Lavima non ci consentono – dice Antoci – di condividere ulteriormente i percorsi politici che l’Udc provinciale sta seguendo e ci spinge, per la nostra e l’altrui serenità, ad autosospenderci dal partito, pur continuando a credere nei suoi valori ideali”.
“L’accelerazione impressa dal governo regionale alle scadenze elettorali per province e comuni, porta a una poco opportuna sovrapposizione della campagna elettorale in corso con l’attività preparatoria delle elezioni amministrative, e i partiti politici devono quindi iniziare subito un percorso di contatti e accordi in vista delle imminenti scadenze – dicono in una nota Antoci e gli altri esponenti che si sono autosospesi -. A tal proposito, da parte del segretario provinciale Lavima, ci è stata data comunicazione dell’azzeramento dei coordinamenti cittadini e della conseguente avocazione alla segreteria provinciale di ogni iniziativa politica riguardante il comune di Ragusa e gli altri enti che vanno al rinnovo amministrativo; a ciò si unisce l’indicazione e/o mancata smentita di candidature a sindaco, nate e sviluppatesi sulla stampa e all’esterno del partito, senza che il partito stesso, nei tempi e nelle forme dovute, sia mai stato coinvolto”. Si è arrivati così, nel partito, a un’ulteriore tappa di un percorso che ha visto sempre più l’accentramento, nella figura del segretario provinciale, di ogni possibile iniziativa politica e che ha visto, viceversa, l’organizzazione periferica diventare sempre più irrilevante e demotivata. Ci auguriamo che in futuro possano maturare le condizioni, attualmente inesistenti, per riprendere un comune cammino”.
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05 Febbraio 2013, 20:54