15 Dicembre 2015, 17:08
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PALERMO – Una mozione senza emozioni. Come era facilmente prevedibile, l’Assemblea regionale ha bocciato a (larga) maggioranza la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Rosario Crocetta. Su 80 deputati al voto, in 50 si sono opposti all’atto d’accusa contro il governatore e contro, a dire il vero, l’intera maggioranza, più volte attaccata dai deputati di opposizione (grillini e parlamentari di centrodestra) che hanno firmato l’atto parlamentare. In 28 hanno votato a favore della mozione. Ha votato per la sfiducia anche il Cantiere popolare che non ha firmato la mozione. “Avrei preferito – ha detto il capogruppo Cordaro – che fosse il centrodestra a presentarla. Ma non si può che votare a favore della sfiduca a un un governo come questo”. Non sono mancate le accuse anche a singoli assessori del governo, come Alessandro Baccei, definito dallo stesso Cordaro “un ragioniere mandato qui per fare pulizia etnica”.
Tra i deputati che hanno votato in difesa di Crocetta, anche gli uomini dell’Ncd di Angelino Alfano. Con una eccezione non da poco: Pietro Alongi infatti ha deciso di astenersi. Il deputato palermitano è tra quelli più vicina all’ex presidente del Senato Renato Schifani. Una scelta, quella dell’astensione, che potrebbe segnare una tensione interna all’Ncd di Sicilia. Che però con la maggior parte dei parlamentari presenti in Aula oggi ha sostanzialmente ufficializzato il proprio ingresso tra le fila della maggioranza. Un “passaggio”, del resto già chiaro in occasione dell’intervento del capogruppo Udc Mimmo Turano: “Oggi parlo a nome dell’intergruppo di Alleanza popolare. Inizia una nuova esperienza”. Contrari alla sfiducia, almeno stando agli interventi in Aula, anche gli uomini dell’Mpa: “Questa – ha detto il capogruppo Di Mauro – è solo una iniziativa demagogica che non porta a nulla”. Ma sia il deputato agrigentino che Toti Lombardo, il figlio dell’ex presidente Raffaele, si sono astenuti.
Dopo gli interventi dei deputati è stato il turno di Crocetta. Un discorso durato tre quarti d’ora e infarcito di massime popolari, qualche strafalcione (ha parlato del ‘Vangelo secondo Marco’ al posto del ‘Vangelo secondo Matteo” riferendosi a Pasolini), preferenze letterarie (“Leggo libri di fantascienza, come quelli di Asimov) e la rivendicazione dei successi ottenuti dai suoi governi: “Sono quattro? Nessuno dice che non ho mai avuto – ha precisato Crocetta – una maggioranza. Ho la coscienza a posto. Abbiamo sistemato la situazione dei precari e in Finanziaria prevediamo incentivi decennali per i Comuni che li assumeranno. Abbiamo sistemato un bilancio che abbiamo ereditato in condizioni disastrose. Mancano 500 milioni? Arriveranno: già giovedì è previsto un incontro a Palazzo Chigi. Chi ha perso – ha concluso – si metta il cuore in pace. Mandarmi a casa? In quest’Aula non vedo nessuno in grado di sostituirmi”.
LA DIRETTA DELLA SEDUTA
19.56 Hanno votato in 80: favorevoli 28, contrari 50 e due astenuti. Respinta la mozione di sfiducia a Crocetta.
19.53 Hanno votato contro la mozione di sfiduci anche i deputati di Ncd Cascio, D’Asero e Germanà, mentre si sono astenuti i parlamentari del Movimento per l’autonomia Lombardo e Di Mauro.
19.43 Termina il discorso di Crocetta. E’ durato tre quarti d’ora. Si passa al voto della mozione per appello nominale.
19.32 Crocetta: “Al 31 dicembre 2015 avremo sistemato i precari, i bilanci e la programmazione europea. La nuova programmazione? Siamo stati i primi in Europa. Giovedì saremo con Baccei alla presidenza del Consiglio per la questione dei 500 milioni di euro che ci vengono tra l’altro riconosciuti dalla Corte costituzionale. Vi assicuro che i soldi ci verranno dati”.
19.13 Crocetta: “Io sono il primo governatore di centrosinistra in Sicilia dal 1946. Sono abituato a questo de profundis. Ma amo anche la musica classica. Questo governo per la prima volta nella storia ha ottenuto quei 900 milioni. Gli altri 500 milioni? Arriveranno. Io lo so. Perché ho interlocuzioni personali dirette”.
19.03 Crocetta: “L’opposizione dice che vincerà. Intanto avete perso. Ho fatto quattro governi? Nessuno ricorda che non ho mai avuto una maggioranza. E un patto tra le forze politiche si deve fare necessariamente. E serve anche in vista del prossimo decennio. C’è anche un modo giusto di vincere e un modo giusto di perdere. O si sceglie il modello del confronto o dello scontro. Io posso andare in giro e vado in giro tra la gente. A differenza di qualche mio predecessore che non poteva uscire per strada anche a causa di un giudizio della gente di natura etica e morale”.
18.58 Prende la parola il presidente Crocetta: “Voglio rassicurare Musumeci: dormo molto bene perché ho la coscienza a posto. Pasolini? Oggi sono appassionato di fantascienza: leggo Asimov. Ho apprezzato l’intervento di Di Mauro: le mozioni precedenti erano fondate sul fatto che il governo non poggiava su una maggioranza politica. Oggi la situazione è diversa. Oggi il presidente io, e qui non vedo certamente qualcuno che mi possa sostituire”.
18.51 Il neo capogruppo del Pd Alice Anselmo: “Con questa discussione abbiamo sottratto tempo utile ad affrontare i veri problemi della Sicilia. Siamo di fronte a una opposizione senza proposte. Dobbiamo lavorare al recupero della credibilità della politica. E’ il momento di abbandonare campanilismi e faziosità. Non è più il tempo di piangerci addosso. Vi chiedo di amare la Sicilia, abbandonando la balcanizzazione della politica”.
18.40 Turano (Alleanza popolare): “Oggi debutta il nuovo intergruppo formato da Udc e Ncd. Un gruppo politico di ispirazione democristiana che si sta radicando sul territorio. Voglio ringraziare il Movimento cinque stelle che considera una colpa il fatto che per quattro volte sono stato un deputato: evidentemente il successo elettorale per loro è una colpa. Certamente non sono qui per fare l’accattone e affidarmi al dirigismo romano. Ma non mi appartengono le prese di posizione sterili. Chiediamo solo trasparenza al governo”.
18.32 Lentini (Pdr): “Vorrei che oggi si apra un confronto col governatore e il mio partito, che mi è stato negato in questi mesi. Gli voglio ricordare che abbiamo lavorato a fare le liste per un presidente che portasse il cambiamento. Ma noi siamo qua senza una notizia positiva per precari, lavoratori delle partecipate, della Formazione. Ora c’è un governo politico e non ci sono più scuse. Tra sei mesi vogliamo verificare che lavoro ha svolto questo governo”.
18.24 Falcone (Forza Italia): “Questa maggioranza ci ha costretto a questo gesto. Crocetta è stato sfiduciato dai suoi stessi collaboratori. Ma è il governatore la causa dei mali della Sicilia. Ha rappresentato il peggio del peggio. E non lo dice solo Forza Italia, ma anche ad esempio i sindacati.E oggi non esiste nemmeno un bilancio. Crocetta ormai è il passato: prima va a casa, meglio è”.
18.16 Fazio (Misto): “E’ vero che questo governo ha ricevuto una eredità pesante. Ma è stato Crocetta a dire che avrebbe fatto la rivoluzione. E invece non è cambiato nulla, anzi la situazione oggi è persino peggiorata”.
18.02 Picciolo (Pdr): “In passato siamo anche stati critici. Ma siamo qua: ci abbiamo messo la faccia e ci abbiamo creduto. Abbiamo chiesto anche la copertura finanziaria da Roma. E abbiamo avuto garanzie. Questo governo ha operato una grande azione di risanamento. Noi abbiamo chiesto pari dignità politica e l’abbiamo ottenuta”.
17.55 Cancelleri (M5S): “A Di Mauro dico solo che sapevamo bene che non avrebbe votato questa mozione, visto che da tempo non è più all’opposizione. Questa mozione non ha la possibilità di arrivare a un risultato. Lo sappiamo e non siamo degli stupidi. Questa mozione è rivolta non tanto a Crocetta, quanto a una maggioranza che è costretta a metterci la faccia per un mero tornaconto personale. Cosa state facendo per i siciliani? La risposta è l’immagine di un presidente sdraiato sulla ghiaia di Tusa”.
17.39 Musumeci (Lista Musumeci) a Crocetta: “Lei è un presidente neutralizzato. Ma deve continuare a recitare una parte. Lei è come quei principi fantoccio, a sovranità limitata. La sua rivoluzione è rimasta imprigionata come una mosca in una tela di ragno. Non è una rivoluzione proletaria, nè capitalista, nè di costume. Questo parlamento non ha più credibilità per restare un giorno di più. Sia per avere espresso un governo altrettanto poco credibile. Sia perché gli è stato espropriato il diritto di legiferare: tre leggi importanti abbiamo approvato. E sono state tutte impugnate dal Consiglio dei ministri con tesi confutabili. Ma il governo e il parlamento non ha avuto l’orgoglio di opporsi”.
17.32 Ciaccio (M5S): “Questa mozione ha la sua utilità: intanto nel vedere in Aula assessori e colleghi che non vedo mai… Crocetta dovrebbe aprire una seria riflessione tra quello che dice e quello che fa: lei presidente è amministrativamente inadeguato e persino imbarazzante nella replica a Vecchioni”.
17.23 Trizzino (M5S): “Dove va questo Pd? Quali interessi lo anima? Il vostro partito è una scatola vuota. Avete salvato Lombardo e adesso Crocetta. Cosa direte ai vostri elettori, che sono sempre di meno?”.
17.15 Milazzo (Forza Italia): “Io non condivido tutte le azioni del Movimento cinque stelle. Ma oggi non c’entrano nulla le questioni riguardanti le commissioni. Oggi si deve dare un giudizio all’operato di questo governo. Non prendiamo in giro nessuno, questa mozione non passerà. Ma farà chiarezza. Questa è una sfiducia a questa maggioranza, che sul governo ne dice di tutti i colori, ma poi ha paura di andare a votare”.
17.05 Di Mauro (Mpa): “Questa è una mozione demagogica che non intendo votare. Non serve a nulla. Non ci sono le condizioni perché oltre metà del parlamento decida di andare a casa. E tra l’altro questa mozione è stata presentata da chi nello stesso giorno chiudeva accordi per le commissioni, cioè il Movimento cinque stelle. Ci dispiace che il centrodestra abbia seguito i grillini”.
16.51 Cordaro (Cantiere popolare): “Non ho firmato la mozione di sfiducia perché credevo che dovesse provenire dal centrodestra. La mozione dei Movimento cinque stelle era una finzione giornalistica, perché non poggiava nemmeno sul numero sufficiente di firme. Qui certamente, abbiamo assistito alla logica del ‘chi piglia un turco è suo’: sei commissioni su sette sono andate al Pd o a esponenti Pd sotto mentite spoglie. Tra l’altro in quei giorni tre diversi esponenti politici di tre partiti della maggioranza mi hanno chiesto di votare un diverso presidente della prima commissione. Se questo è il cambio di passo…. A Roma poi si lavora per mettere in ginocchio la Sicilia, un compito attribuito a Baccei: quello di fare un po’ di pulizia etnica. Si rassegni, Baccei, lei non metterà nessuno in mezzo a una strada. Lei è un funzionario al soldo del padrone”.
16.40 Foti (M5S): “Momento importante. I siciliani hanno assistito sempre più a un teatrino di bassissimo livello. Abbiamo assistito a quattro avvicendamenti, a quattro crisi, quattro rimpasti. A soffrirne sono stati i siciliani. Una mozione che non porterà risultati? Chiedo a tutti i deputati di riflettere: quali successi sono stati raggiunti dal governo?”.
16.10 “La mozione di sfiducia? Sono molto emozionato”. Il presidente Crocetta usa l’ironia per commentare l’atto d’accusa in discussione oggi a Sala d’Ercole. “Quando ero sindaco di Gela ho affrontato tre mozioni di sfiducia. Poi sono stato rieletto col 65 per cento. Diciamo che le mozioni di sfiducia mi portano fortuna”. Appena giunto a Palazzo dei Normanni il governatore ha rivendicato invece i successi dei suoi governi: “Nessun centesimo tornerà in Europa, mentre il bilancio andrà a posto perché sono certo che i 500 milioni che mancano arriveranno. Per la prima volta, poi – ha aggiunto – i soldi per lo sviluppo non verranno usati per altre cose”. Non manca poi un passaggio sui precari siciliani: “In Finanziaria – annuncia Crocetta – inseriremo una norma che prevede incentivi per dieci anni per quei Comuni che assumeranno i lavoratori. Allo stesso tempo, quei Comuni che potranno assumere e non lo faranno, verranno penalizzati. L’Agenzia annunciata da Faraone? Era una idea, ma credo che sia più utile la soluzione individuata dalla Regione”. Infine una replica a Cuffaro che lo ha definito un governatore inadeguato: “Per essere adeguati forse – dice Crocetta – bisognerebbe essere costretti a restituire all’Europa 650 milioni, come ci viene richiesto per errori dovuti alla gestione dei suoi governi, senza contare i costi raddoppiati nella Formazione o altri sprechi”.
È il giorno della terza mozione di sfiducia a Rosario Crocetta. Voluta dal Movimento cinque stelle, è stata firmata anche da esponenti di Forza Italia e Lista Musumeci. Un atto d’accusa che, a detta degli stessi deputati grillini, non ha grosse probabilità di successo. Ma che punta a “stanare” la maggioranza. Maggioranza che però appare più solida rispetto ai giorni in cui furono presentate le altre due mozioni.
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15 Dicembre 2015, 17:08