27 Febbraio 2022, 09:23
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CATANIA – “La Timpa di Leucatia rischia di scomparire a causa dell’incuria e della speculazione edilizia”. L’area è quella di Monte Paolillo, dove la Dusty Immobiliarie srl sta realizzando un edificio. La società è controllata dalla Dusty, ditta che al momento in proroga si occupa della raccolta dei rifiuti nel lotto Centro. Ma non solo, ci sono altri progetti che vorrebbero portare altro cemento in questo scrigno naturale. Il Movimento 5 stelle, con la deputata regionale Gianina Ciancio, il consigliere comunale Graziano Bonaccorsi, e Catania Bene Comune, con Matteo Iannitti hanno voluto organizzare una conferenza stampa per accendere nuovamente i riflettori sulla tutela della zona.
Le associazioni e i movimenti politici chiedono di preservare questo scorcio naturalistico ricco di bellezze paesaggistiche ma anche architettoniche. “Chi pensa di poter fare il proprio comodo in questa area dovrà pensarci due volte”, è l’affondo di Gianina Ciancio. “Abbiamo presentato una mozione – ha spiegato – chiedendo l’applicazione di vincoli diretti perché abbiamo la presenza dell’acquedotto benedettino, della tomba romana, del bunker della seconda guerra romana. La cosa più bella sarebbe la creazione di una riserva naturale ma l’istituzione ha un inter molto lungo e complesso. Per questo vogliamo partire dalle piccole cose per arrivare poi – ha aggiunto la deputata regionale grillina – alla tutela più organica dell’area”. Le associazioni hanno anche annunciato di portare il caso anche all’interesse dei tavoli ministeriali.
Ma torniamo ai lavori di Dusty Immobiliare. Un’attività edilizia che per le caratteristiche paesaggistiche e archeologiche dell’area ha suscitato anche l’interesse di associazioni come Stelle e ambiente e SiciliAntica. Il Comune, dopo il clamore mediatico aveva sospeso i lavori, ma la Dusty per far valere le sue ragioni ha ricorso al Tar. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale ha dato ragione alla società, ma i giudici hanno anche dato un ‘assist’ all’amministrazione comunale evidenziando che “il ricorso va quindi accolto sotto il profilo del difetto di motivazione ferma restando la possibilità per l’amministrazione comunale di emettere nuovi provvedimenti emendati dal vizio rilevato”. Ed è così, come anticipato da LiveSicilia, il Comune ha ripreso in mano tutte le osservazioni in modo da avviare una nuova procedura per sospendere il cantiere.
Ma la questione non è solo circoscritta a Monte Paolillo, per Matteo Iannitti “sembra che questa città sia governata da nessuno, sembra che chi voglia un’autorizzazione se la prenda senza molti problemi, arriva là presenta le carte e senza che nessuno controlli ottiene autorizzazioni a costruire, demolire e ricostruire”. Iannitti chiede di aprire gli occhi, anche oltre la Timpa di Leucatia: “In questo momento ci sono grossi affari che stanno andando avanti su cui bisogna vigilare”.
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27 Febbraio 2022, 09:23
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