29 Luglio 2010, 11:19
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Tirrenia e la controllata siciliana Siremar vanno a Mediterranea Holding. La finanziaria statale Fintecna, che controlla al 100% il gruppo di navigazione, ha infatti dato via libera all’offerta dell’unico concorrente in gara. Che ha portato il capitale sociale da dieci a 25 milioni e si assume il debito di 554 milioni. A tanto ammonta l’esposizione del 2009, secondo quanto indicato dalla Corte dei Conti, considerando i 657 milioni di debiti complessivi della societa’, in prevalenza verso il sistema bancario, e i crediti per 103 milioni. Restano preoccupati i sindacati, soprattutto per gli aspetti legati al lavoro. Per questo, chiedono subito un incontro al governo e alla societa’, per affrontare in particolare la tutela occupazionale e contrattuale e valutare il piano di impresa e la sua sostenibilita’ finanziaria e sociale. Il termine per la privatizzazione indicata dall’Unione europea e’ il 30 settembre. Nessuna comunicazione ufficiale sul semaforo verde da parte di Fintecna all’offerta di Mediterranea holding, la cordata guidata dalla Regione Siciliana (37%) e di cui fanno parte Ttt lines (30,5%) di Alexandros Tomasos, Lauro (18,5%), Isolemar (8%), Nicola Coccia (3%) e la famiglia Busi-Ferruzzi (3%). Quote che dovrebbero modificarsi, con la Regione siciliana in particolare che ha ridurra’ nel tempo la propria partecipazione lasciando spazio a privati, anche stranieri, e con interessi nel Mediterraneo. Ma un cambiamento dovrebbe riguardare anche Coccia, che dovrebbe tagliare la propria partecipazione, e la famiglia Busi-Ferruzzi, che dovrebbe aumentarla. Critico con Fintecna per non aver informato direttamente i sindacati dell’aggiudicazione della gara, il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia. Assieme ai segretari generali della Filt Cgil Franco Nasso e della Fit Cisl Claudio Claudiani e al segretario nazionale dell’Ugl Mare, Pasquale Mennella, Caronia chiede una immediata convocazione da parte di Mediterranea Holding e del Governo, ”che si dovra’ far garante degli impegni sul lavoro”, per verificare se saranno mantenuti i livelli attuali di lavoratori o ci saranno come preannunciato 540 esuberi, e per approfondire il piano industriale e verificare l’impegno sulla continuita’ dell’attivita’ della compagnia per il periodo della convenzione.
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29 Luglio 2010, 11:19