12 Novembre 2015, 18:58
1 min di lettura
PALERMO – Un infermiere professionale è stato licenziato in tronco per avere toccato il sedere ad una paziente dentro l’ambulanza.
Il fattaccio è accaduto un paio di mesi fa quando una ragazza si presenta accompagnata dal padre al Pronto soccorso dell’ospedale Cervello. Sta male e i sanitari dispongono alcuni accertamenti da eseguire in reparto. E così sale sull’ambulanza con l’aiuto di C.E., infermiere professionale con un contratto a tempo determinato. Mentre il padre della ragazza si allontana per seguire a piedi l’ambulanza, ecco le urla provenire dall’interno del mezzo. Il racconto, al lordo dei particolari e dando per scontata la credibilità della vittima, è che l’infermiere le avrebbe palpeggiato il sedere. È stato pure denunciato.
L’ufficio procedimenti disciplinari dell’azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello l’8 ottobre attiva la pratica e decide di mandare a casa l’infermiere. Il licenziamento viene ratificato il 6 novembre scorso dal direttore generale Gervasio Venuti.
Pochi giorni prima, il 28 ottobre, la stessa direzione generale ha preso atto di un’altra proposta dell’ufficio procedimenti disciplinari che riguardava il primario di Chirurgia plastica, Matteo Tutino, agli arresti domiciliari dal giugno scorso. Tutino, indagato per peculato, falso, truffa e abuso d’ufficio – secondo l’accusa avrebbe eseguito interventi non autorizzati di chirurgia estetica a Villa Sofia – è stato sospeso per sei mesi visto che attualmente si trova agli arresti in casa, la direzione generale ha stabilito che la decorrenza dei sei mesi va stabilita con un provvedimento successivo. Cioè quando Tutino lascerà i domiciliari.
Pubblicato il
12 Novembre 2015, 18:58