29 Ottobre 2014, 18:37
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ACIREALE – “Creare un polo scolastico efficiente. Gli studenti acesi hanno diritto a un plesso che sia davvero nuovo ed ecosostenibile”. Antonio Tomarchio, già consigliere provinciale eletto tra le fila dei Comunisti italiani, prende parola sul destino dell’area a ridosso del Galileo Galilei e del liceo Classico Gulli e Pennisi. Al di là dei piani futuribili, sono però le preoccupazioni sull’oggi ad allarmarlo: “Attorno a plessi scolastici e aree che dovrebbero essere a servizio della popolazione scolastica – scrive in una nota – si agitano vecchi e nuovi spettri. La città tutta è chiamata a mobilitarsi per scongiurare una speculazione da cementificazione selvaggia a scapito di servizi e per pretendere la realizzazione di una nuova scuola che si pagherebbe in dieci anni col risparmio dai fitti pagati e, soprattutto, metterebbe in condizioni di sicurezza migliaia di studenti e operatori del mondo della scuola”.
“L’ edilizia scolastica – scrive ancora – merita un’ attenzione che per le scuole superiori è finora mancata, perché si è preferito assecondare la logica del pagamento esoso di fitti ai privati”. È lo stesso Tomarchio quindi a fornire i dettagli della spesa: “Si tratta di oltre un milione di euro l’anno. Ovvero – specifica – settecentomila euro per il collegio Pennisi, quattrocentomila per il Fanciullo, duecentomila per il Santonoceto”. In ultimo, l’ex consigliere provinciale si rivolge alle istituzioni cittadine: “L’amministrazione Barbagallo e, soprattutto, il consiglio comunale sono chiamati ad esprimere un’ idea amministrativa e una pianificazione del territorio rispetto al quale i tanti riconfermati hanno latitato nel recentissimo passato portando a questa situazione”.
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29 Ottobre 2014, 18:37