05 Settembre 2013, 06:00
3 min di lettura
CATANIA – Ore 18.00 di ieri pomeriggio. Chiudono gli uffici ed il traffico, in circonvallazione, è letteralmente congestionato. Non solo, però, all’altezza del Tondo Gioeni e di quel che resta del famigerato ponte abbattuto ad agosto, su volontà del sindaco Enzo Bianco. L’incolonnamento, per chi va in direzione di Ognina, parte da molto lontano. Ovvero dalla rotonda che interseca la Via San Nullo. Per alleggerirsi, poi, soltanto dopo il torna-in-dietro di viale Odorico Da Pordenone. I punti di maggior intasamento si registrano all’altezza lungo snodi di via Santa Sofia del viale Alexander Fleming. Un’intensità di traffico che non consente neanche alle ambulanze di farsi strada con la dovuta agilità. Un quadro critico che si registra quando siamo ancora a poco meno di dieci giorni dalla riaperture delle scuole e dei corsi universitari. Ovvero, l’ora “X” che metterà alla prova, non solo la tenuta del piano viario cittadino, ma anche i nervi dei catanesi.
Una situazione, assicurano gli utenti, che dall’inizio di settembre si verifica quotidianamente durante le ore di punta. Di questi “disagi”, fa sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Bosco, “l’amministrazione ne è consapevole. Ma una cosa è certa -rilancia- se avessimo provveduto al consolidamento del Ponte, avremmo dovuto chiudere la Circonvallazione per mesi e mesi”. “Stiamo monitorando la situazione – riferisce a LiveSiciliaCatania- ed è appunto per questo motivo che è già stato fissato, per domani alle dodici, un tavolo di lavoro al fine distudiare un piano d’intervento che possa evitare ai cittadini quei disagi che si avranno con la riapertura delle scuole. Il nostro impegno – spiega Bosco- andrà sicuramente in più direzioni. Una è quella di ridurre i tempi del cantiere che dovrà realizzare la rotonda di Tondo Gioeni. L’altro – spiega ancora Bosco- è di assicurare una adeguata presenza di vigili urbani lungo gli snodi più delicati della circonvallazione, in modo da evitare che ci siano macchine parcheggiate in modo non corretto o che i semafori pedonali siano utilizzati in maniera impropria”.
Non si sa ancora nulla su quali saranno gli interventi specifici che verranno varati da parte dell’amministrazione comunale per alleggerire il traffico. Lo stesso assessore ai Lavori Pubblici preferisce non sbottonarsi: “Decideremo domani tutti assieme ogni possibile variazione del piano viario. Da parte mia – riferisce Bosco- sono convinto che bisogna intervenire su tre punti specifici: l’immissione in circonvallazione da Via Etnea, da Via Caronda, e il torna-in-dietro posizionato in viale Odorico Da Pordenone. Inoltre, è necessario monitorare il traffico durante le ore della mattinata, è in questo fascia che prevediamo un maggior afflusso di mezzi”. Resta comunque aperto il nodo sul reindirizzamento del traffico veicolare da Catania ai paesi del versante meridionale dell’Etna: “Studieremo un piano – si auspica Bosco- affinché questi utenti possano uscire dalla città attraverso le due bretelle che precedono quella di viale Odorico Da Pordenone. Dobbiamo evitare che buona parte di quel traffico si addensi proprio in quel punto. Sarebbe preferibile inoltre – sottolinea l’assessore- che i catanesi contribuissero alla snellimento del volume veicolare puntando all’utilizzo dei mezzi pubblici, anche della Brt”.
Pubblicato il
05 Settembre 2013, 06:00