26 Marzo 2013, 20:39
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PALERMO – Cassonetti stracolmi, statue oltraggiate da scarti organici, aree verdi ricoperte da cumuli di immondizia, sterpaglie ed escrementi che straripano dai quartieri e “abbelliscono” le strade: a tre mesi di distanza dalla pausa natalizia e, a ridosso di quella pasquale, è nuovamente emergenza rifiuti a Palermo. Dal quartiere periferico di Brancaccio ad uno dei punti nevralgici della città, qual’è il Foro Umberto I, l’immagine che risalta agli occhi è quella dell’incuria e del degrado. I sacchi traboccano dai cassonetti, che non sono più in grado di contenerli e, invadono lentamente le aiuole e le vie.
Ancora una volta, residenti e commercianti, si chiedono dove siano finiti gli operatori ecologici e gli addetti alla manutenzione delle aree verdi. I cittadini denunciano lo stato di emergenza in cui versa la città e lamentano la difficoltà di convivere, giorno dopo giorno, con una situazione che non mira a cambiare: “Palermo è sempre in emergenza rifiuti – dichiara un residente del quartiere Brancaccio – la situazione viene tamponata per qualche giorno per poi ripiombare nel degrado più totale. Ma la cosa più grave è che il problema non verrà mai risolto definitivamente proprio a causa della noncuranza generale”.
I residenti chiedono, inoltre, un intervento efficace e frequente dell’azienda che gestisce e mantiene il servizio di igiene nel capoluogo siciliano e si scagliano contro il disinteresse da parte delle istituzioni: “La città risulta totalmente abbandonata a se stessa – denuncia un commerciante di via Enrico Hassan – Paghiamo fin troppe tasse, ci chiedono di pagare l’Imu e la Tares con solerzia ma per quanto riguarda i servizi alla comunità siamo prossimi allo zero. Non è corretto far pagare i cittadini per un servizio scadente e quasi inesistente, in questo modo ci sentiamo presi in giro da parte dell’amministrazione comunale”.
La denuncia e la sofferenza per lo stato in cui versa il capoluogo siciliano viene fuori anche tramite i commenti rilasciati sui social network. Un grido d’aiuto e la richiesta di un intervento decisivo ed efficace, quello rilasciato da una mamma palermitana, sulla sua pagina Facebook: “Penso a come rapportarmi col dolore che provo quando giro per Palermo e provincia. Io davvero non sopporto più la spazzatura che sporca tutto, offende il panorama, disturba l’olfatto, opprime, disgusta e rovina ogni cosa – esordisce così, nel suo post Rosita Bonanno – E soffro, intendo dire una sofferenza fisica, quando vedo panchine, cestini della spazzatura, vasi, aiuole e ogni altro arredo urbano rotti, maltrattati, disprezzati dai cittadini e mai ripresi e sistemati dalla pubblica amministrazione”.
Infine, una richiesta ai palermitani: quella di non lasciar correre e mobilitarsi affinchè Palermo torni a risplendere: “Mi viene da piangere quando vedo i nostri bambini che giocano in mezzo a tutto questo, per di più quasi senza farci caso, come se fosse normale – conclude la Bonanno – Noi siciliani ormai viviamo come le galline, ovvero abbiamo ali ma non sappiamo volare, e non ci rendiamo più conto che eravamo gente regale che avrebbe dovuto volare come le aquile”.
“I siti da voi segnalati sono bonificati spesso. I primi di marzo ad esempio eravamo intervenuti in via Tiro a Segno, via Zucchetto, via Piraino, in Corso dei Mille – si legge in una nota inviata in redazione dall’ufficio stampa dell’Amia – Per quanto concerne la raccolta, gli addetti interverranno al più presto, per recuperare il surplus di conferimento: le squadre sono già a lavoro in questo itinerario”.
L’azienda che gestisce e mantiene il servizio di igiene nel capoluogo siciliano, contattata da Livesicilia, dichiara d’effettuare un servizio denominato ‘Piazza pulita’: “Vi sono, nelle otto circoscrizioni di Palermo, dei luoghi dove l’azienda posiziona degli scarrabili dove portare gli ingombranti invece di abbandonarli su strada. Per gli anziani e disabili, inoltre, l’Amia interviene direttamente a domicilio”.
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26 Marzo 2013, 20:39