20 Agosto 2022, 20:07
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Mentre il Pd siciliano – e non solo quello – si dilania sulle liste, perdendo tutto il terreno che aveva percorso, quando il centrodestra litigava, non ancora raggrumato intorno alla candidatura Renato Schifani, c’è almeno uno del Pd che ricorda al suo partito che cos’è una ‘guerra politica’ e chi è l’avversario da battere. E’ Totò Martello, ex sindaco di Lampedusa, oggi capogruppo dei democratici in consiglio comunale, che combatte la sua battaglia dal centrosinistra. E dal centrosinistra, come sarebbe naturale e viceversa, polemizza con il centrodestra. Gli avversari, appunto. Quelli a cui tentare di segnare un gol, scansando le autoreti.
Prima è andato all’assalto di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio in pectore, nell’oroscopo della campagna elettorale: “La signora Giorgia Meloni continua a parlare di ‘blocco navale davanti le coste del Nordafrica per fermare le imbarcazioni di migranti’: considerato che solo tra Tunisia e Libia ci sono quasi 3.000 chilometri di costa, ha fatto il conto di quante navi e motovedette servirebbero? (…). Vorrei che la signora Meloni spiegasse nei dettagli agli italiani in cosa consiste la sua idea: perché lo slogan ‘mettiamo le navi davanti le coste africane e li blocchiamo lì’ può andare bene durante una partita a Risiko, ma se questo è il cavallo di battaglia della campagna elettorale della destra, allora dovrebbe rispondere alle semplici domande che ho appena fatto. Altrimenti vorrebbe dire che quello del blocco navale è solo uno slogan irrealizzabile, e che sta prendendo in giro gli italiani”.
Poi ha replicato all’indirizzo di Matteo Salvini: “Anche durante la sua recente passerella elettorale a Lampedusa, Salvini ha ripetuto che ‘quando sarà al governo fermerà gli sbarchi’: forse qualcuno dovrebbe ricordargli che lui è già al governo, da un anno e mezzo. E dal momento che continua a dire che fermare gli sbarchi è una priorità e sostiene di poterci riuscire da un giorno all’altro, mi chiedo come mai nel corso dell’ultimo anno e mezzo, cioè da quando la Lega è di nuovo al governo del Paese, gli sbarchi ci sono sempre stati”.
Ora, questo ruspante pescatore-ex sindaco potrà piacere o non piacere: giudizio variabile, soprattutto perché tutti valutano cose e persone, partendo dalla maglietta della propria squadra. Non ha mai avuto un carattere accomodante, Totò Martello, e la circostanza rappresenta un ostacolo in più nella strada per la simpatia. Tuttavia, un dato appare incontrovertibile: siamo davanti a uno che sa in quale porta è necessario segnare. Evitando, se possibile, gli autogol. (Roberto Puglisi)
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20 Agosto 2022, 20:07